Trovare l'email giusta tra decine (o centinaia) di messaggi può essere frustrante, soprattutto quando la ricerca non restituisce subito quello che stai cercando. Google vuole porre rimedio a questo problema aggiornando la funzione di ricerca di Gmail con un sistema potenziato da intelligenza artificiale, progettato per offrire risultati più pertinenti in base all'utilizzo reale della posta da parte dell'utente.
Secondo quanto annunciato sul blog ufficiale The Keyword, la nuova funzione introduce una modalità di ricerca "più rilevante" che, oltre a tenere conto delle parole chiave inserite, analizza anche la frequenza di accesso a determinati messaggi, la cronologia dei clic e i contatti con cui l'utente comunica più spesso. In questo modo, Gmail non si limiterà più a mostrare i risultati in ordine cronologico, ma cercherà attivamente di capire quali email potrebbero essere quelle che stai effettivamente cercando in quel momento.
Una funzione opzionale per non rinunciare alle abitudini
Questa nuova esperienza di ricerca, tuttavia, non sostituirà la modalità classica. Google ha chiarito che l'utente potrà scegliere se visualizzare i risultati in modalità cronologica o passare a quella "più rilevante" tramite un semplice toggle nell'interfaccia. In pratica, chi preferisce affidarsi alla struttura temporale dei messaggi potrà continuare a farlo, mentre chi vuole un aiuto più intelligente potrà sperimentare i benefici dell'AI.
Il rollout è già in corso a livello globale e riguarda tutti gli account personali Google, sia tramite web browser che sulle app ufficiali di Gmail per Android e iOS. Al momento, la funzione non è ancora disponibile per gli account aziendali gestiti tramite Google Workspace, ma è probabile che l'estensione arrivi in una fase successiva.
Una ricerca intelligente, ma rispettosa della privacy
È importante sottolineare che, nonostante il coinvolgimento dell'intelligenza artificiale, Google ha specificato che la nuova funzione non compromette la privacy degli utenti. Le informazioni usate per migliorare la ricerca - come i contatti frequenti o le email più cliccate - rimangono archiviate localmente e non vengono utilizzate per l'addestramento dei modelli AI generali. Si tratta quindi di un'intelligenza contestuale e personalizzata, pensata per migliorare l'esperienza d'uso senza violare la riservatezza dei dati.
Questo approccio segue la linea tracciata da altri recenti aggiornamenti delle applicazioni Google, dove l'AI non è più solo un supporto alla scrittura o alla traduzione, ma diventa uno strumento attivo di organizzazione e ottimizzazione della produttività quotidiana.