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GOG e i rimborsi a 30 giorni: permetteranno ai ladri di giocare gratis o aiuteranno gli sviluppatori?

La nuova politica di GOG, con rimborsi a trenta giorni senza condizioni, ha sollevato moltissime critiche verso il negozio di CD Projekt: un aiuto ai ladri o agli sviluppatori?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   27/02/2020

GOG ha lanciato una nuova politica di rimborsi pensata per favorire i suoi clienti, nel suo caso i giocatori PC: l'unico requisito per ottenere il rimborso di un gioco è farlo entro trenta giorni dall'acquisto, dando una motivazione sensata al supporto tecnico.

Come già riportato "questa politica si applicherà a tutti indiscriminatamente, anche per coloro che hanno acquistato un gioco e lo hanno giocato. Basterà rimanere nei 30 giorni.

GOG, ovviamente, monitorerà che non ci siano abusi da parte dei giocatori, ma saranno solo interventi ad hoc e individuali, nati con l'insorgere di determinate situazioni. GOG.com, infatti, chiede rispetto per gli sviluppatori e tutti coloro che lavorano e faticano in questa industria."

Ovviamente non sono mancate le polemiche. Secondo moltissimi sviluppatori si tratta di una politica di rimborsi assurda, perché lascia tutto al buon cuore dei videogiocatori. In trenta giorni infatti si possono finire, anche più volte, la maggior parte dei giochi in commercio. GOG come negozio non monitora in alcun modo le attività dei giocatori (tutti i titoli del suo catalogo sono DRM-free e possono essere installati senza ricorrere all'uso di un client), quindi di fronte a una richiesta di rimborso è cieco rispetto a quanto gli viene comunicato. L'accusa è chiara: si tratta di un invito al furto che darà ai ladri un modo legale per giocare ciò che vogliono senza spendere nulla.

Le voci fuori dal coro rispetto all'argomento sono poche e alcuni sviluppatori indie stanno già valutando se pubblicare ancora i loro giochi su GOG perché temono di essere defraudati del loro lavoro.

Però, c'è anche chi ha scelto di approcciare la questione da un punto di vista completamente opposto, forse più ingenuo e ottimista, ma comunque degno di essere menzionato. Stiamo parlando in particolare dello sviluppatore David Szymanski (Dusk) che ha scritto il suo pensiero sull'argomento in una serie di tweet. Anche se non ne ha la certezza, secondo lui la politica di GOG non sarà abusata dagli utenti, perché molti sono contenti di spendere soldi su ciò che amano e, soprattutto, di supportare gli sviluppatori che apprezzano. I ladri possono tranquillamente continuare a rubare tramite la pirateria, come hanno sempre fatto, che è una via molto più facile di acquistare su GOG e chiedere il rimborso di quanto speso. D'altro canto sempre secondo Szymanski, con una simile politica di rimborsi i giocatori si sentiranno più tutelati e spenderanno più volentieri i loro soldi, sapendo di poter tornare facilmente sui loro passi in caso di problemi.

Chi ha ragione? Mai come in questo caso solo il tempo potrà dircelo. GOG di suo ha promesso che rivedrà il sistema nel caso in cui gli abusi si moltiplicassero. Staremo a vedere.