Negli ultimi mesi, si è sentito parlare molto della prossima generazione di Pixel Fold, lo smartphone pieghevole presentato da Google durante il Google I/O 2023.
Ora, nuove informazioni indicano che Google potrebbe apportare un cambiamento nel nome che lascerebbe aderire il prossimo foldable alla serie di punta Pixel 9, anziché mantenere una denominazione separata per questa categoria di prodotti.
Secondo fonti di Android Authority, citando un insider aziendale, sembra che Big G abbia deciso di "allineare" il suo nuovo smartphone chiamandolo "Pixel 9 Pro Fold".
Non si tratterebbe, alla fine della fiera, di una mera questione di denominazione; ciò segnalerebbe un cambiamento di strategia da parte del colosso tecnologico con l'obiettivo di consolidare l'identità del dispositivo pieghevole all'interno del catalogo prodotti dell'azienda, posizionandolo in qualche modo come una variante premium del Pixel 9.
Membro del club
Sebbene il nome in codice "comet" fosse originariamente associato a Google Pixel Fold 2, sembra che il lancio previsto per ottobre, piuttosto che le attese tre versioni, vedrà il debutto di quattro modelli.
Tutti e quattro, ovvero Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL e Pixel 9 Pro Fold, saranno alimentati dal nuovo chip Tensor G4; ciò implicherebbe come il prossimo modello pieghevole dovrebbe saltare il Tensor G3.
Per quanto riguarda il design, Pixel 9 Pro Fold dovrebbe seguire la linea della serie, anche se i dettagli specifici sono ancora scarsi.
Le informazioni trapelate suggeriscono che potrebbe vantare un display interno da 8 pollici, uno esterno da 6,29 pollici, fino a 16 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione, con un layout della fotocamera ridisegnato per allinearsi agli altri modelli della gamma Pixel 9.
Anno di rivoluzioni
Con il rebranding e un atteso potenziamento delle specifiche, Google non solo cerca di consolidare la sua posizione nel mercato dei dispositivi pieghevoli, ma anche di attrarre consumatori desiderosi di un dispositivo che unisca flessibilità e prestazioni di alta gamma.
Questo rappresenta un netto cambio di strategia rispetto a quanto visto col predecessore, il Google Pixel Fold, posizionato come un dispositivo "di intermezzo" anziché come un flagship a tutti gli effetti, nonostante il prezzo premium.
Basti pensare che i primi acquirenti si sono trovati con un chipset Tensor G2 vecchio di nove mesi, già utilizzato su modelli più economici, e solo tre anni di supporto software garantito per Android.
L'arrivo di Pixel 9 Pro Fold rappresenterebbe una tappa fondamentale per Google nel competitivo settore degli smartphone pieghevoli, in continua espansione.
Inoltre, Google diverrebbe l'unico produttore a includere uno smartphone pieghevole nella sua gamma principale di dispositivi, semplificando la scelta per chi cerca un Pixel di alta gamma.
Al contrario, altri produttori tendono a creare linee separate di smartphone pieghevoli, come i Galaxy Z di Samsung o i Razr di Motorola.