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Google presenta Private AI Compute: l’IA in cloud diventa sicura come quella on-device

Google presenta Private AI Compute, la piattaforma che porta l'elaborazione dell'intelligenza artificiale nel cloud con lo stesso livello di sicurezza dell'on-device.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   12/11/2025
IA

Google ha annunciato Private AI Compute, una nuova piattaforma progettata per rendere l'elaborazione dell'intelligenza artificiale in cloud sicura quanto quella on-device, offrendo al tempo stesso tutta la potenza dei modelli Gemini più avanzati.

La presentazione è avvenuta in concomitanza con il Pixel Drop di novembre 2025, e segna un passo fondamentale nell'evoluzione delle tecnologie IA di Big G, in particolare sul fronte della privacy. La piattaforma rientra nell'ambito delle Privacy-Enhancing Technologies (PET), ovvero quelle soluzioni studiate per migliorare la tutela dei dati personali durante l'uso dell'intelligenza artificiale.

Qual è l'obiettivo di Google con Private AI Compute?

L'obiettivo di Private AI Compute è combinare prestazioni elevate e sicurezza assoluta, permettendo l'elaborazione dei dati nel cloud senza che questi diventino accessibili a Google o a terze parti. Il sistema si basa su un'architettura a più livelli costruita interamente attorno ai principi di sicurezza e riservatezza.

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Le elaborazioni avvengono su TPU (Tensor Processing Unit) personalizzate, mentre la protezione dei dati è garantita dalla tecnologia Titanium Intelligence Enclaves (TIE), che crea un ambiente di calcolo "sigillato" e protetto. A questo si aggiungono attestazione remota e crittografia end-to-end, che assicurano che nessuna informazione possa fuoriuscire dal percorso di elaborazione.

Google Private AI Compute rappresenta l'inizio di una nuova era

Google sottolinea che Private AI Compute garantisce lo stesso livello di protezione dell'elaborazione on-device, ma con la potenza dei modelli cloud. Questo consente di eliminare i colli di bottiglia prestazionali, sfruttando appieno la capacità dei modelli Gemini più avanzati. La piattaforma è descritta come "uno spazio sicuro e isolato", in cui le informazioni sensibili vengono gestite esclusivamente dall'utente.

Google Private Ai Compute Hero

La prima funzione a beneficiare di questa tecnologia è Magic Cue, l'assistente proattivo basato sull'intelligenza artificiale disponibile sui Pixel 10. Grazie a Private AI Compute, Magic Cue può ora offrire suggerimenti più tempestivi e personalizzati. In futuro, anche l'app Registratore dei Pixel potrà riassumere automaticamente le trascrizioni vocali in un numero maggiore di lingue. Secondo Google, Private AI Compute rappresenta l'inizio di una nuova era per l'intelligenza artificiale.