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Google spia le app su Android per migliorare i suoi servizi? Nuova inchiesta

Una nuova inchiesta di The Information ha accusato Google di abusare della propria posizione dominante: avrebbe spiato le app rivali per migliorarsi su Android.

NOTIZIA di Simone Pettine   —   25/07/2020

Tempo fa la Commissione Europea accusò Google di abuso della posizione dominante sul sistema operativo Android; in un certo modo questa polemica è tornata al centro dell'attenzione nelle ultime ore, a causa di una nuova inchiesta di The Information, di cui vi parliamo più diffusamente nel corso di questo articolo.

The Information ha accusato Google di spiare le app rivali su Android, per poi migliorare di conseguenza i propri servizi. Ma proseguiamo cautamente su questo discorso spinoso. Tanto per cominciare Google è responsabile della piattaforma Android e - oltre a questo - di tantissimi servizi che competono con altri appartenenti alle terze parti (YouTube, Gmail, Google Maps, solo per fare alcuni nomi). L'inchiesta di The Information sostiene che Mountain View, in quanto controllore e allo stesso tempo concorrente, avrebbe guadagnato notevoli vantaggi.

Al centro della faccenda vi è l'utilizzo di Android Lockbox, un servizio del sistema operativo di Google che tiene traccia dei dati di utilizzo della applicazioni installate su qualsiasi smartphone, o tablet o device Android. I dati, una volta diventati anonimi, arrivano a Google, così che possa effettuare analisi per il miglioramento delle prestazioni energetiche del suo sistema operativo. Ma - e qui arriva il ma - Google sarebbe in grado di avere una panoramica completa dei servizi in uso su tutti i dispositivi, e anche di come vengano usati dagli utenti. Ed è logico che la società potrebbe automaticamente "imparare" dai rivali per migliorare se stessa e i propri servizi.

L'accusa di The Information, alla base dell'inchiesta, è un po' generica: difatti Google per ora ha risposto che ogni azienda ha accesso ai dati che vengono raccolti. Attendiamo novità e maggiori informazioni sulla questione: Mountain View potrebbe presto rispondere proprio ai diretti interessati, cioè gli accusatori.

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