Intel, AMD e NVIDIA hanno deciso di fermare le vendite dei propri prodotti in Russia come reazione rispetto alla guerra in Ucraina che va avanti ormai da diversi giorni.
I tre principali produttori di processori e schede video si uniscono dunque ad aziende come Microsoft, Electronic Arts, Activision Blizzard e Nintendo, che hanno già preso posizione in merito al conflitto.
"Intel condanna l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e ha deciso di sospendere la distribuzione dei propri prodotti sia in Russia che in Bielorussia", si legge nel comunicato di Intel.
"I nostri pensieri vanno alle vittime di questa guerra, inclusi gli abitanti dell'Ucraina e dei paesi circostanti, nonché tutte le persone che hanno parenti e amici che vivono in queste zone."
"Sulla base delle sanzioni comminate alla Russia dagli Stati Uniti e da altre nazioni, AMD ha deciso di sospendere le vendite e la distribuzione dei propri prodotti in Russia e Bielorussia", si legge invece nella nota di AMD.
Lo stop riguarda in questo caso non solo i singoli componenti ma anche i PC, sia desktop che laptop, che equipaggiano processori e schede video AMD.
NVIDIA è stata l'ultima fra le tre aziende ad aderire alla medesima iniziativa, senza rilasciare particolari dichiarazioni al di là di un breve ma eloquente "non venderemo i nostri prodotti in Russia".