Hideo Kojima ha fatto il grande passo verso Hollywood, avendo firmato un contratto con l'agenzia WME che potrebbe portare alla creazione di contenuti come film e serie TV, anche se al momento non ci sono informazioni su progetti precisi in lavorazione in questi ambiti.
In una recente intervista a Variety, Kojima ha spiegato di aver preso questa scelta e di essere finalmente in grado di portare avanti dei progetti che voleva fare da molti anni, ma che finora non poteva per un motivo o l'altro.
La sua idea è di mantenere la massima libertà creativa, una cosa che ha sempre desiderato avere in ogni ambito in cui ha lavorato, e ha riferito che tutte queste recenti evoluzioni sono dovute anche a quanto ha fatto in precedenza, soprattutto con Death Stranding, che è stato una sorta di catalizzatore per tutto quello che è venuto in seguito.
Una sceneggiatura pronta per il film di Death Stranding, e altro
Per questa nuova fase, Kojima ha riferito di voler lavorare con molte persone di talento da tutto il mondo e "creare qualcosa di nuovo", qualcosa che abbia il "digitale" come parola chiave, anche se la questione non viene approfondita più di tanto.
Potrebbe dunque trattarsi di un film, un gioco o anche qualcos'altro.
Per quanto riguarda Death Stranding in particolare, Kojima ha riferito di averlo sempre visto come un gioco, e così l'ha progettato e continua a vederlo. Tuttavia, ci sono comunque alcuni progetti collegati che non rientrano nell'ambito dei videogiochi.
"Ci sono vari adattamenti attualmente in corso, ma c'è soprattutto una storia diversa che ho scritto e che è pensata per un film, ma non ho il tempo di dirigerlo, dunque non lo farò", ha detto il game designer. Per ora sappiamo che c'è una collaborazione in corso con A24 su questo progetto cinematografico, ma non ci sono altre informazioni.
Potrebbe però passare a dirigere direttamente dei film nella sua "terza fase" della carriera, come la definisce lui, che arriverà probabilmente dopo la conclusione dei lavori su Physint, il nuovo grosso progetto annunciato con Sony.
Per quanto riguarda la scelta dell'agenzia WME, non particolarmente grande o famosa, Kojima ha spiegato che corrisponde alle sue esigenze: "Beh, ci sono molte grandi agenzie là fuori. Ho incontrato molte persone nel corso degli anni, ma per me è importante lavorare con persone che capiscano i giochi e che capiscano me. Ho anche bisogno di persone che possano controllare il traffico di tutto ciò che faccio".
"Finora ho gestito personalmente gli scambi con tutti gli attori che volevano lavorare insieme a noi, ma è diventato difficile gestirli da solo. E con tutte le offerte che ricevo, la cosa più importante è sapere di chi fidarsi. La WME ha creato un'intera squadra per me, e sono quelli che mi capiscono di più".