Jon Bellamy, il CEO di Jagex, lo studio di sviluppo dietro l'MMORPG RuneScape, ha concesso un'intervista a The Game Business, in cui ha toccato diversi argomenti, compreso quello dei costi di sviluppo crescenti e del potenziale commerciale dei giochi doppia A, che sono molto più sostenibili rispetto ai tripla A e hanno dimostrato di poter competere per vendite.
Se le cose vanno per il verso giusto
Secondo Bellamy, i giochi AA sono improvvisamente diventati una delle "ancore di salvezza" per l'industria videoludica tradizionale, che negli ultimi anni sta attraversando una crisi da cui non si vede uscita. Ha sottolineato come i loro costi di sviluppo siano immensamente più bassi rispetto a quelli dei giochi AAA e tuttavia, in caso di successo, le vendite possano risultare paragonabili, producendo così profitti maggiori.
"Puoi investire 400 milioni di dollari e, non ne rimangono molti, ma si può ancora tentare una scommessa di questo tipo, tuttavia puoi anche provarci con un decimo di quella cifra. E ottenere risultati non così diversi, se le cose vanno per il verso giusto", ha spiegato.
Come esempio di un recente successo AA, Bellamy ha citato Clair Obscur: Expedition 33 che, secondo i dati ufficiali, ha venduto 3,3 milioni di copie nei primi 33 giorni. Il capo di Jagex ritiene che questo titolo, insieme ad altri simili, sia diventato una sorta di stella polare per molti sviluppatori. Soprattutto per quelli provenienti da grandi aziende ormai disillusi dal segmento AAA.
In effetti, il 2025 è un anno in cui le produzioni medio / piccole hanno risaltato, tra il già citato titolo di Sandfall Interactive e i più recenti Hollow Knight: Silksong, Peak e Hades 2.