Il CEO di IBM, Arvind Krishna, ha recentemente parlato dell'uso dell'IA all'interno dell'azienda e ha svelato che la compagnia ha intenzione di mettere in pausa l'assunzione per 7.800 posizioni lavorative con l'intenzione di riuscire a sostituire tali persone con IA o sistemi automatizzati.
Krishna ha spiegato che gli esseri umani che svolgono funzioni legate alle Risorse Umane, come gestire i movimenti dei dipendenti e i servizi associati, saranno tra i primi a passare all'intelligenza artificiale. Tuttavia, i ruoli che richiedono un controllo umano non saranno interessati per almeno un decennio a suo dire. I lavori che richiedono l'interazione con i clienti e lo sviluppo di software richiederanno molto più tempo prima che l'intelligenza artificiale possa sostituirli.
Secondo Krishna, nonostante alcuni licenziamenti avvenuti a gennaio, IBM ha aggiunto circa 7.000 nuovi dipendenti nel primo trimestre del 2023. Attualmente IBM impiega circa 260.000 lavoratori. 7.800 posizioni non sembrano un numero enorme rispetto al totale, visto che parliamo del 3%.
L'automatizzazione non è ovviamente una novità in ambito industriale e già in passato certi lavori sono stati sostituiti da macchinari. L'uso di IA è però un argomento più recente e del quale si deve ancora comprendere la portata.