Il nuovo Rapporto Clusit 2025, pubblicato dall'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, fotografa un quadro preoccupante della cybersecurity in Italia. Nel primo semestre del 2025, il nostro Paese ha subito il 10,2% dei cyber attacchi mondiali, in aumento rispetto al 9,9% del 2024 e più che triplicato rispetto al 3,4% del 2021.
A guidare la classifica dei settori più colpiti è quello governativo-militare, con un impressionante +600% su base annua e una quota pari al 38% del totale nazionale. Secondo i ricercatori, la maggior parte degli attacchi sarebbe riconducibile a azioni di hacktivism, operazioni dimostrative di natura politica o sociale, spesso coordinate da strutture governative russe.
Gli attacchi hacker contro l'Italia si collocano nella schiera dell' "Hacktivism"
L'hacktivism ha superato il cybercrime "tradizionale", rappresentando il 54% degli incidenti contro il 46% legato al furto di dati o denaro. "La percentuale di incidenti in Italia è anomala rispetto a popolazione e Pil, e rappresenta uno svantaggio competitivo per il Paese", ha spiegato Luca Bechelli, del Comitato Direttivo Clusit.
Subito dopo le istituzioni pubbliche, il settore trasporti e logistica risulta tra i più colpiti, con il 17% degli attacchi e un numero di incidenti pari a una volta e mezzo quelli di tutto il 2024. Secondo Clusit, gli hacker mirano a paralizzare le filiere dei fornitori, compromettendo la distribuzione e gli approvvigionamenti, spesso con attacchi DDoS che mandano offline i sistemi informatici.
Ulteriori settori colpiti dagli attacchi hacker in Italia
Il manifatturiero registra il 13% degli incidenti nazionali, una quota superiore alla media mondiale (8%), mentre il commercio al dettaglio e all'ingrosso ha già raggiunto il 70% del numero di attacchi dell'intero 2024. In controtendenza, il settore sanitario mostra invece un calo di incidenti rispetto all'anno precedente.
A livello globale, Clusit segnala 2.755 attacchi informatici nei primi sei mesi del 2025, in crescita del 36% rispetto al semestre precedente. Ogni giorno si contano 15 incidenti gravi, contro i 9 dell'anno scorso, con un impatto definito "critico" o "elevato" nell'82% dei casi.