Il mercato delle schede video sta vivendo un lento ma deciso ritorno alla normalità. Dopo mesi di disponibilità limitata e rincari oltre il prezzo di listino, la NVIDIA GeForce RTX 5090 ha finalmente toccato un traguardo atteso da molti: in Germania è stata avvistata sotto i 2.000 euro, scendendo per la prima volta al di sotto dell'MSRP ufficiale europeo di 2.229 euro. Anche se l'offerta è durata poco, il segnale è chiaro: i prezzi delle GPU di fascia alta stanno finalmente calando.
Il modello protagonista di questo calo è stato l'MSI GeForce RTX 5090 Ventus 3X OC, venduto per un breve periodo da Mindfactory a 1.999 euro. Un evento raro, se si considera che per mesi la 5090 si è stabilizzata oltre i 2.500 euro, complice una disponibilità ridotta e una domanda elevata. Anche se ora la stessa scheda è tornata a cifre più elevate (quasi 2.700 euro), è ancora possibile trovarla leggermente sotto MSRP presso altri rivenditori come Alza.de. E secondo i dati di Geizhals, il trend discendente sta interessando diversi modelli, con diverse varianti della 5090 ora nella fascia 2.200-2.500 euro.
Anche le RTX 5080 e 5070 scendono di prezzo, e AMD risponde
Il calo non riguarda solo la 5090. Anche le altre GPU della serie RTX 50, come la 5080, la 5070 Ti e la 5070 standard, stanno lentamente tornando a cifre più accessibili. In molte regioni i prezzi restano ancora leggermente sopra l'MSRP, ma si parla di un miglioramento netto rispetto alle settimane passate, quando le schede venivano vendute con rincari anche del 40-50%.
Non solo NVIDIA: anche AMD ha iniziato a ritoccare al ribasso i prezzi delle sue nuove GPU. La Radeon RX 9070 XT, annunciata con un MSRP di 689 euro, è ora venduta in alcune versioni a circa 700 euro, e in modelli come la Gigabyte Gaming OC si è già registrato un calo di 40 euro rispetto a maggio. Ma il calo più sorprendente lo registra la RX 9070 standard, con la variante Acer Nitro Radeon RX 9070 OC che ha toccato i 600 euro, 29 euro sotto il prezzo di listino.
Gli ultimi sei mesi sono stati segnati da un mercato fortemente instabile, con prezzi in salita, scarsità cronica di scorte e un divario sempre più ampio tra prezzo consigliato e prezzo effettivo. Ora però si intravede una possibile normalizzazione, grazie a una maggiore disponibilità e a una concorrenza che comincia a farsi sentire anche sul fronte dei listini.