Gli analisti finanziari si aspettano che Intel dichiari perdite per almeno 3 miliardi di dollari nel suo nuovo resoconto finanziario, previsto per i prossimi giorni. Nel caso fosse vero, sarebbe il risultato peggiore di sempre per la compagnia fondata dal compianto Gordon Moore.
Complessivamente le vendite di Intel dovrebbero essere scese di circa il 20% rispetto all'anno fiscale precedente.
Si tratterebbe del punto più basso mai toccato dalla compagnia, da cui teoricamente può solo risalire. Almeno questo è ciò che ritengono gli esperti per i prossimi trimestri.
L'andamento di Intel va di pari passo con il mercato PC, di cui ci si aspetta una ripresa nei prossimi mesi dell'anno, sia nel suo complesso, sia per i singoli componenti.
Il problema di Intel pare essere stato lo stesso di molte altre compagnie hardware, ossia sta subendo la naturale contrazione del mercato, dopo il boom avuto durante la pandemia di COVID-19. In pratica ci sono milioni di PC nuovi che non richiedono ancora parti di ricambio o il completo rimpiazzo. Da ciò non è difficile comprendere il motivo del calo delle vendite.
Ora Intel deve riuscire a dimostrare di potersi riprendere, puntando tutto su Intel 4, il processo di fabbricazione dei semiconduttori conosciuto in precedenza come 7nm, evitando ritardi come quelli avuti con la tecnologia 10nm, ribattezzata Intel 7.