Aggiornamento: A seguito di voci inerenti l'aumento dei prezzi delle CPU, un portavoce di Intel ha diramato un comunicato: "Intel non commenta le speculazioni relative alle modifiche dei prezzi del suo portfolio. Comunque possiamo confermare che Intel non ha inviato la lettera di cui si parla ai clienti o ai partner e non ha avviato una variazione del prezzo per la sua gamma CPU al momento. Non abbiamo ulteriori commenti da condividere sull'argomento".
Di seguito la notizia originale.
La notizia inerente a un aumento dei prezzi per le CPU Intel arriva da un noto sito tedesco, PCGamesHardware per la precisione, che afferma di aver ricevuto una comunicazione da parte di Intel. Non vi sono al momento prove online di quanto affermato se non la dichiarazione di due fornitori tedeschi che attestano la veridicità di tale comunicato.
Al netto dell'attendibilità della fonte, Intel non è nuova a queste pratiche di rialzo dei prezzi su componenti già presenti sul mercato, fatto accaduto non troppo tempo fa con l'attuale generazione di CPU. Al momento non vi è una conferma ufficiale da parte dell'azienda e questa comunicazione, ad oggi, risulta essere stata diramata solo in Germania.
CPU più care, anche in futuro
La comunicazione oggetto di questa notizia vede protagonisti diversi prodotti Intel, ma l'aumento dovrebbe limitarsi alle sole CPU e quelle coinvolte, stando alle parole del sito tedesco, sarebbero le CPU Alder Lake, Raptor Lake e anche le prossime Raptor Lake Refresh e Meteor Lake per quanto concerne la nuova linea Core Ultra.
Non è emerso inoltre la consistenza di questa variazione di prezzo, ma se fosse confermata, potremmo aspettarci un aumento simile a quanto avvenuto qualche tempo fa, ovvero, entro il 20%. Sempre PCGamesHardware sembra aver dato anche una spiegazione a tale comunicazione, riconducendone il motivo alla costruzione di impianti di semiconduttori da parte di Intel nella regione della Germania orientale.
Scelta politica?
Come detto, il fenomeno potrebbe limitarsi ai soli confini tedeschi, in quanto Intel sta attualmente sviluppando chip a Magdeburgo, città che si trova proprio nel versante orientale della Germania. L'investimento da parte della società sfiora i 17 miliardi di euro, una cifra davvero notevole, e come tutte le aziende, anche Intel ha dovuto fare i conti con i finanziamenti statali.
Da quanto emerge, Intel ha richiesto un finanziamento di 10 miliardi di euro, giustificati dall'aumento dei costi energetici e di produzione, una cifra che è stata negata dal governo locale e che si è limitata a 6,8 miliardi di sussidi statali. Questo potrebbe aver ostacolato i piani dell'azienda americana, che speranzosa di ricevere maggior supporto, si vede adesso "costretta" a cercare un nuovo modo di finanziare i nuovi stabilimenti. Ed è proprio per questo che probabilmente l'aumento potrebbe rimanere entro i confini tedeschi senza espandersi in Europa o a livello globale.
Nuovi piani aziendali
A questo si aggiunge una riforma interna all'azienda, una ristrutturazione che coinvolge molti reparti, tanto da portare all'interruzione della produzione della gamma NUC, la linea di prodotti Next Unit of Compute, una gamma interamente dedita ai mini PC. Non è chiaro, inoltre, se altri progetti saranno cancellati ma sembrerebbe che i rincari colpiranno solamente le CPU, lasciando le GPU di Intel indenni.
In attesa di una conferma ufficiale da parte dell'azienda, il sito ha affermato che tali aumenti sui chip Intel arriveranno molto presto, a conferma dell'esigenza di Intel di ricevere un maggior sostegno economico per lo sviluppo delle nuove linee di prodotti e per evitare ulteriori cancellazioni di linee produttive e di progetti.
