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Intel Lunar Lake: x86 può ancora competere con Arm?

Intel ha recentemente fornito nuovi dettagli sui SoC Lunar Lake in arrivo nel terzo semestre. Quali sono le strategie adottate per competere con Arm?

NOTIZIA di Riccardo Arioli Ruelli   —   04/06/2024
Un chip Lunar Lake

Tra i protagonisti del Computex 2024 c'è sicuramente Lunar Lake, il nuovo SoC targato Intel che farà capolino sul mercato nel terzo quadrimestre dell'anno. Dopo le tante voci che si sono rincorse negli ultimi mesi, Intel ha finalmente offerto un primo sguardo abbastanza completo sulle caratteristiche dei suoi nuovi processori.
L'obbiettivo dell'azienda californiana è quello di consegnare un chip che sia in grado di competere con Snapdragon X Elite di Qualcomm e, perché no, con i più quotati processori di Apple Silicon. Ma l'architettura x86 può ancora competere con Arm? Secondo Intel, la risposta è affermativa e tutto questo grazie al nuovo design di Lunar Lake.

La risposta all'architettura Arm

La costruzione di Lunar Lake
La costruzione di Lunar Lake

Abbiamo già parlato delle caratteristiche generali dei SoC Lunar Lake, che descrivono in parte la rivoluzione messa in campo dalla nuova proposta di Intel. La casa di Mountain View ha adottato un design system-on-chip completamente rivisto, che aumenta sostanzialmente le dimensioni del chip e quadruplica le prestazioni, soprattutto sul versante dell'intelligenza artificiale.

La strategia per contrastare Arm parte proprio da qui e il primo grande cambiamento portato in dote dai nuovi Lunar Lake è nei chip LPDDR5X-8500 da 16 e 32 GB saldati direttamente sul package. La memoria non è unificata ma riduce comunque la latenza e il consumo, comunicando su quattro canali a 16 bit con una larghezza di banda che sfiora i 10 GT/sec per ogni modulo. Stando a Intel, questa soluzione comporta un risparmio di energia del 41% rispetto a Meteor Lake.

La memoria sul package di Lunar Lake
La memoria sul package di Lunar Lake

Sebbene la memoria non sia unificata, una sorta di cache da 8 MB condivisa tra CPU, GPU e NPU dovrebbe ulteriormente contribuire a snellire l'accesso ai dati, abbassando a sua volta la latenza e riducendo ancora una volta i consumi.

Addio all'Hyperthreading, prestazioni migliorate

Le performance dei chip Lunar Lake
Le performance dei chip Lunar Lake

Il secondo grande cambiamento adottato dai chip Lunar Lake passa per la scelta di eliminare l'Hyperthreading dai core Lion Cove ad alte prestazioni: questa tecnologia si è rivelata sostanzialmente inefficace e molto energivora, occupando oltretutto molto spazio a livello di componenti.
Secondo Intel la rimozione dell'Hyperthreading ha permesso di recuperare spazio sul die e di migliorare il rapporto prestazioni/efficienza del 30%, grazie all'aggiunta di E-Core e P-Core.

In particolare i core Skymont ad alta efficienza offrono prestazioni a parità di consumi superiori del 70% rispetto alla precedente generazione: i nuovi E-Core offrono prestazioni single-thread del 20% superiori e allo stesso tempo i quattro P-Core possono lavorare con un incremento delle frequenze del 14% rispetto alla passata iterazione, anche se al momento Intel non ha fornito numeri precisi sulle velocità di clock.

Nuova GPU e NPU triplicata

La GPU Xe2 di Lunar Lake
La GPU Xe2 di Lunar Lake

I miglioramenti toccano poi il versante grafico, grazie alla nuova architettura Xe2: stando a Intel, la GPU di Lunar Lake offre prestazioni 1.5 volte superiori rispetto a quella di Meteor Lake. Rimane invariato il numero di core ma vengono ottimizzare una serie di funzionalità relative alle performance e all'efficienza.

Lunar Lake triplica infine l'hardware relativo al NPU sul die, moltiplicando la banda di memoria e offrendo un boost delle frequenze di clock da 1.4 GHz a 1.95 GHz, che restituiscono fino a 48 TOPS e mettendo in campo prestazioni che migliorano da due a quattro volte rispetto alla precedente generazione. In questo caso aumentano leggermente i consumi, ma a fronte di un incisivo miglioramento delle performance reali.

La NPU di Lunar Lake
La NPU di Lunar Lake

Insomma, il completo re-design di Lunar Lake modifica profondamente la concezione dell'architettura x86, tanto che potrebbe essere corretto parlare di una natura sempre più ibrida che assomiglia a quella adottata per gli smartphone e che potrebbe competere con Arm.
I primi processori Lunar Lake, a cui Intel non ha ancora dato un nome ufficiale, arriveranno nel Q3 e i primi dispositivi equipaggiati con il nuovo SoC potrebbero fare la loro comparsa già a partire da questa estate. Non rimane che attendere.