Come saprete, Sony ha annunciato l'addio di Jim Ryan al ruolo di Presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment (SIE), che comprende anche PlayStation, con il suo posto che sarà preso a interim da Hiroki Totoki, che aiuterà a gestire la delicata transizione verso il nuovo presidente, non ancora annunciato. Subito dopo la triste notizia, Ryan ha pubblicato sul sito di SIE il suo personale messaggio d'addio, che non aggiunge molto all'intera faccenda, ma ricorda la carriera trentennale del dirigente all'interno di Sony e PlayStation.
Il messaggio
"Come avrete saputo leggendo le notizie di oggi, ho annunciato il mio ritiro dopo quasi 30 anni dentro Sony Interactive Entertainment. Non ho preso questa decisione alla leggera perché amo con tutto il cuore SIE e la nostra comunità, ma recentemente sto trovando sempre più difficile mantenere un equilibrio tra l'abitare nel Regno Unito e il lavorare negli Stati Uniti. Come accennato nel comunicato stampa, rimarrò nel mio ruolo di Presidente e Ceo fino a marzo 2024. Con effetto dal 1° aprile 2024, Hiroki Totoki diventerà CEO di SIE a interim, mantenendo il suo ruolo attuale in Sony Group Corporation.
Mi sento onorato di avere avuto l'opportunità di guidare una compagnia che crea prodotti che toccano milioni di vite. Dai giochi pluripremiati all'incredibile risultato tecnico offerto con PlayStation 5, sono immensamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e davvero ottimista per il futuro di Sony Interactive Entertainment.
Fin dai miei inizi in Europa, era evidente che Sony aveva costruito qualcosa di veramente speciale. Generazioni dopo, sono ancora stupito dall'entusiasmo e dalla passione della comunità PlayStation. È grazie a voi che siamo stati in grado di continuare a innovare e offrire esperienze sempre più straordinarie. Dal 1994, generazioni di giocatori ci hanno ispirato a essere migliori, a spingere i limiti, e i risultati sono stati incredibili.
Grazie dal profondo del mio cuore."
Insomma, Ryan si è detto fiero di aver fatto parte del mondo PlayStation per tutti questi anni. Ha anche ribadito che l'addio nasce da problemi logistici, anche se molti osservatori faticano a crederci e puntano il dito più contro il fallimento del tentativo di impedire l'acquisizione di Activision Blizzard da parte della concorrente diretta Microsoft, che ha messo in cattiva luce Sony, portandola a ottenere un accordo peggiorativo sulla serie Call of Duty. Chissà cosa ci riserverà il futuro.