In occasione di un'intervista realizzata da Game Informer alla Game Developers Conference, il co-director di Kingdom Hearts 3, Tai Yasue, ha spiegato perché Square Enix abbia preferito abbassare il livello di difficoltà del gioco rispetto ai precedenti capitoli della serie.
"Ci sono stati molti feedback ad indicarci che il livello standard e principiante fossero carini. In un certo senso è un obiettivo che ci siamo prefissati", ha dichiarato lo sviluppatore nipponico.
"Volevamo allargare il nostro pubblico, ma abbiamo ricevuto tante risposte dai fan desiderosi di avere a disposizione modalità più difficili, perciò abbiamo dato loro la Modalità Critica. Mi aspettavo che le persone pensassero fosse troppo facile, ma ci siamo rivolti a un certo tipo di pubblico, ad esempio a chi non ha mai avuto modo di giocare a Kingdom Hearts".
Nella stessa intervista Yasue chiarito anche perché in Kingdom Hearts 3 non sono stati introdotti i personaggi di Final Fantasy. Vi ricordiamo che alla GDC 2019 anche Vincenzo Lettera ha avuto modo di fare due chiacchiere con Tai Yasue. Per approfondire tutti i temi trattati vi rimandiamo all'intervista completa.