Meta starebbe testando una nuova funzionalità in grado di accedere alle foto presenti sul vostro smartphone ma non caricate sui social network. Secondo quanto riportato da The Verge e TechCrunch, la funzione è in fase di test e sta preoccupando gli utenti, dato che potrebbe accedere a dati sensibili. Cerchiamo però di fare chiarezza sulla questione.
IA ed elaborazione cloud
Secondo quanto riportato, diversi utenti di Facebook hanno notato una notifica dopo aver provato a pubblicare una nuova storia. Attraverso questo pop-up Meta chiede agli utenti se desiderano accettare l'elaborazione cloud. Quest'ultima consente a Facebook di selezionare contenuti multimediali dal rullino fotografico e "caricarli regolarmente sul cloud". L'obiettivo? Generare idee come riassunti, collage o temi per compleanni.
Accettando, Meta può analizzare le caratteristiche facciali, nonché i vari dettagli legati agli scatti: data, presenza di altre persone o di oggetti. Per ora pare che Meta non stia effettuando l'addestramento dell'IA sulle foto non pubblicate, secondo quanto dichiarato a The Verge.
Maria Cubeta, responsabile delle comunicazioni, sostiene che questa funzionalità dovrebbe semplicemente semplificare la condivisione di contenuti e che si tratta di una pura partecipazione volontaria. Di conseguenza, sebbene questi suggerimenti vengano mostrati solo all'utente in questione, è possibile disattivarli in qualsiasi momento.
"Questi suggerimenti sono solo a partecipazione volontaria e vengono mostrati solo a te, a meno che tu non decida di condividerli, e possono essere disattivati in qualsiasi momento. I contenuti multimediali del rullino fotografico possono essere utilizzati per migliorare questi suggerimenti, ma non per migliorare i modelli di intelligenza artificiale in questo test".
Modifiche automatiche
Diversi utenti hanno segnalato modifiche automatiche e senza preavviso. Su Facebook sono infatti comparse immagini in stile anime attraverso Meta AI. Tra l'altro, anche Google Foto ha una funzionalità simile, ma l'azienda di Mountain View specifica che le immagini personali non vengono in alcun modo utilizzate per addestrare i suoi modelli IA. I termini di utilizzo di Meta AI, invece, per ora non sono stati aggiornati e non specificano se le foto elaborate tramite cloud (e non pubblicate) possano essere utilizzate per l'addestramento.
A preoccupare ulteriormente è la mancanza di chiarezza sull'effettivo accesso ai dati personali. Secondo quanto dichiarato a The Verge, infatti, aderendo a questa funzione Meta può accedere alle foto degli ultimi 30 giorni (foto non pubblicate sui social). Tuttavia, da una nota ufficiale si legge invece che questi dati potrebbero estendersi ben oltre i 30 giorni. "I suggerimenti per il rullino basati su temi - come animali domestici, matrimoni o lauree - potrebbero includere contenuti più vecchi di 30 giorni", si legge.