Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games, è intervenuto sulla questione dell'aumento di prezzo delle RAM sostenendo che la situazione avrà un impatto devastante su PC e console next gen e non solo, in generale sul gaming di alto profilo, "per diversi anni".
Rispondendo su X, Sweeney ha riferito che l'incremento di prezzo delle RAM che si sta verificando in questo periodo avrà degli effetti a lungo termine, che probabilmente si continueranno a sentire per "alcuni anni" almeno, considerando quello che sta accadendo nell'industria tecnologica.
Il problema è che dietro c'è la spinta verso l'intelligenza artificiale, cosa che viene sostenuta da investimenti colossali che ovviamente superano i possibili ricavi dal mercato consumer standard.
Effetti che dureranno anni
È una situazione potenzialmente peggiore di quella che abbiamo visto in precedenza con la foga per il mining che ha portato alla scarsità di GPU sul mercato e al loro aumento di prezzo, perché dietro alla corsa verso l'IA c'è un giro di denaro che non ha paragoni.
Questo porta i produttori a dedicarsi in maniera prioritaria verso questo canale del mercato, con conseguenze negative per quanto riguarda la disponibilità e i prezzi dei prodotti destinati al pubblico.
"Le fabbriche stanno dirottando la capacità di produzione di DRAM all'avanguardia per soddisfare le esigenze dell'intelligenza artificiale, dove i data center stanno facendo offerte molto più alte rispetto ai produttori di dispositivi di consumo", ha riferito Sweeney.
Questo può portare a conseguenze devastanti per il mercato del gaming, e non solo per quanto riguarda i PC, poiché anche i produttori di console dovranno affrontare i problemi legati a quantità minori di materiale e costi più alti.
La riduzione di RAM dedicata al mercato consumer potrebbe influire anche sull'evoluzione delle prossime schede video, oltre che su PS6 e la prossima Xbox, che potrebbero presentarsi con prezzi decisamente alti, oltre che con possibili specifiche di memoria ridotte.
D'altra parte, proprio il costo delle RAM è uno degli elementi determinanti che hanno portato Valve a non riferire ancora il prezzo della Steam Machine secondo vari analisti, oltre alla questione dei dazi e l'impossibilità di vendere la macchina in perdita.