Gothic 1 Remake è stato accusato di essere un gioco woke. Il motivo? Alcuni personaggi femminili sarebbero stati "vestiti" e "imbruttiti" rispetto al titolo originale. Per adesso gli sviluppatori di Alkimia Interactive, lo studio che lo sta realizzando, non hanno comunicato niente di ufficiale rispetto alla questione, limitandosi a rimuovere i topic più tossici dai canali ufficiali, quindi quelli con attacchi violenti e offensivi, ma lasciando quelli che, pur critici, non hanno trasceso i toni. In realtà, rispondendo a uno dei tanti thread sull'argomento su Steam, uno degli sviluppatori ha detto che Alkimia valuterà tutti i feedback ricevuti e comunicherà a breve le decisioni prese in merito alle critiche. Vedremo quali.
Troppo vestite?
Fate attenzione, perché da qui in poi forniremo alcuni dettagli su Gothic 1 Remake, che potrebbero essere letti come delle anticipazioni. Se non volete averne, non continuate a leggere oltre.
L'immagine riportata, che sta circolando su Reddit, mostra tre personaggi non giocanti del vecchio gioco confrontati a quelli del remake. Sono tre donne tenute come schiave sessuali da Gomez, il capo di Campo Vecchio.
Gomez vive ricattando il re, cui chiede dei regali speciali, tra cui delle schiave sessuali per se stesso. Si tratta di una delle monete con cui il sovrano ottiene il minerale magico di cui ha bisogno per forgiare le armi che impiega contro gli orchi. Come potete vedere, nell'originale le tre donne erano vestite in abiti molto succinti, mentre nel remake sembra che siano state vestite con abiti più in linea con il luogo in cui si trovano. Da qui l'accusa di essere un gioco woke, ossia di aver ricevuto modifiche e censure per risultare meno offensivo verso le donne (in questo caso).
Come detto, gli sviluppatori non hanno spiegato la situazione e non hanno ancora dato motivazioni per i cambiamenti, che immaginiamo abbiano considerato minimi rispetto al lavoro fatto per ricreare l'intero gioco. Evidentemente non conoscevano alcuni giocatori, che attualmente sono sul piede di guerra contro lo studio, fomentati da alcuni content creator, che hanno fatto scoppiare il caso, in realtà circolante già da qualche giorno. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.