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L'autore di Fallout London critica Bethesda per la scarsa chiarezza sulle mod a pagamento

L'autore di Fallout London ha criticato Bethesda per la scarsa chiarezza sulla questione delle mod a pagamento, citando i continui dietro front come un problema per la scena.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   09/08/2024
Uno dei monumenti riprodotti in Fallout London
Fallout: London
Fallout: London
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Dean 'Prilladog' Carter, il capo del team che ha realizzato la maxi mod Fallout London per Fallout 4, ha voluto dire la sua su di una questione molto sentita nella comunità dei modder, quella relativa alla monetizzazione delle mod. Secondo lui Bethesda, i cui giochi sono i più moddati in assoluto sulla scena, sta gestendo malissimo la situazione, con i suoi continui passi indietro che hanno creato solo confusione.

Ci vuole chiarezza

Tutti i tentativi fatti dalla compagnia delle Elder Scrolls hanno creato dei forti contrasti all'interno della comunità, compreso l'ultimo con Starfield. Carter di suo non è contrario alle mod a pagamento, nonostante Fallout London sia completamente gratuita, ma vorrebbe "solo che facessero una scelta definitiva," ha spiegato in un'intervista concessa a VG247.com, per poi aggiungere: "Questa è la terza volta che ci provano e hanno fatto di nuovo marcia indietro. Se si fossero fermati al primo tentativo il loro sarebbe stato comunque un comportamento controverso, ma ormai il primo tentativo risale a circa 10 anni fa e, la gente avrebbe semplicemente detto: 'Oh'. Ma no, l'hanno fatto di nuovo e di nuovo hanno fatto marcia indietro. Questa è la terza volta che provano, forse è quella buona, ma sembra subito essere stata accantonata e, secondo me, il modo in cui l'hanno implementata è di per sé strano."

Insomma, per Carter i tentativi fatti finora da Bethesda sono stati maldestri e poco convinti. Secondo lui dovevano scegliere un modello e supportarlo per migliorarlo e renderlo lo stampo per il futuro. "Lo desidero davvero, perché a quel punto i modder stessi saprebbero se è qualcosa con cui guadagnarsi da vivere. Al momento, nessuno lo sa. Alcune persone lo fanno, ma ora sembra solo un club per ragazzi fighi."

Oltretutto i criteri di ammissione a questo club sembrano essere misteriosi, visto che alcuni membri del team di Fallout London non sono stati ammessi e altri sì, pur avendo la stessa gigantesca mod nel curriculum.

Di suo, Carter pensa che "siamo sull'orlo della monetizzazione pura. Non la vedo come una cosa buona o cattiva, perché penso che dipenda dal contenuto." Secondo lui è l'industria che deve decidere e poi tenere il punto, senza i continui ripensamenti di Bethesda. Comunque sia, di suo odierebbe se "le aziende vedessero semplicemente le mod come un modo per guadagnare soldi senza dare nulla alla gente, perché questo, penso, è un punto di vista pericoloso."