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Le CPU mobili di prossima generazione saranno basate sulla tecnologia SME2: l’IA su Android sarà ancora più potente

La tecnologia SME2 di Arm potrebbe impattare drasticamente sulle attività basate sull'intelligenza artificiale, di conseguenza con prestazioni migliorate.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   14/07/2025
SME2 di Arm (immagine indicativa)

Arm sta per introdurre la tecnologia SME2 sulle CPU mobili di prossima generazione, rendendo l'IA su Android ancora più potente. L'intelligenza artificiale fa ormai passi da gigante, e sempre più smartphone introducono funzioni in grado di automatizzare determinate attività o di aiutare l'utente nella vita quotidiana. Tuttavia, le risorse e i carichi di lavoro sono sempre più ingenti, quindi è necessario sviluppare tecnologie che possano supportare questa innovazione. Vediamo tutti i dettagli.

Un’intelligenza artificiale sempre più potente

La tecnologia SME2, ovvero Scalable Matrix Extension 2, dovrebbe cambiare radicalmente le prestazioni dell'intelligenza artificiale su dispositivi Android. Questa tecnologia è stata introdotta per accelerare nettamente i calcoli necessari per i moderni algoritmi di intelligenza artificiale, rendendoli non solo più potenti ma anche più scalabili. La SME2 dovrebbe infatti rendere i carichi di lavoro meno pesanti, in modo da eseguire le attività di inferenza IA in tempo reale, con un aumento delle prestazioni notevole.

La tecnologia SME2 di Arm supporterà le attività basate sull'IA con prestazioni migliorate
La tecnologia SME2 di Arm supporterà le attività basate sull'IA con prestazioni migliorate

Per ora sappiamo che gli smartphone Android di fascia alta accoglieranno questa tecnologia con la nuova linea di CPU Lumex, ma potrebbe probabilmente arrivare anche su SoC come la famiglia Tensor, Exynos, MediaTek e altri. Basti pensare che la SME2, ad esempio con Gemma 3 di Google, riesce a far generare il riepilogo di un testo da 800 parole in meno di un secondo e con un singolo core CPU, quindi le prestazioni su smartphone potrebbero cambiare in modo significativo.

A cosa servirà?

In poche parole, questa tecnologia potrebbe impattare drasticamente (e positivamente) su tutte quelle attività basate sull'intelligenza artificiale, come il riconoscimento immagini avanzato, la generazione vocale in tempo reale, la creazione di riassunti testuali, le traduzioni e molto altro ancora.

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Arm non ha svelato ulteriori dettagli in merito, ma i primi smartphone Android dotati di questa tecnologia potrebbero arrivare tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026. Inoltre, gli sviluppatori non dovranno riscrivere completamente i propri modelli: se utilizzano la libreria KleidiAI di Arm, l'abilitazione a SME2 avverrà in automatico.