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Luigi Mangione, l'assassino del CEO di UnitedHealthcare, aveva lavorato nell'industria dei videogiochi

Scavando nella vita di Luigi Mangione, accusato di aver assassinato a sangue freddo il CEO di UnitedHealthcare, si è scoperto che era uno sviluppatore, nonché un videogiocatore.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   10/12/2024
Luigi Mangione in foto

Negli scorsi giorni ha fatto scalpore l'omicidio a sangue freddo a New York City di Brian Thompson, il CEO della compagnia UnitedHealthcare, che si occupa di sanità in USA. Il suo probabile assassino, Luigi Mangione, ripreso durante l'atto di sparare contro la vittima, è stato arrestato poche ore dopo in un McDonald's di Altoona, in Pennsylvania, con la notizia dell'arresto comunicata lunedì dalla polizia locale. Purtroppo non sono mancati riferimenti malevoli verso i videogiochi, per via di alcune passioni del presunto assassino.

Among Us

Da momento dell'arresto, la stampa, e non solo, ha iniziato a scavare nella vita di questo ragazzo di 26 anni, per cercare di scoprire il retroterra che lo ha portato a compiere l'insano gesto. È emerso che, tra le sue attività, spiccavano quelle di sviluppatore di videogiochi in erba, nonché di videogiocatore accanito. In particolare, pare che fosse molto attivo su Among Us, con la stampa che non ha impiegato molto a collegare il tema del gioco, scoprire chi è l'assassino nascosto tra i giocatori umani, all'omicidio. Dal suo profilo LinkedIn, è stato scoperto inoltre che in passato ha lavorato per un breve periodo come programmatore per Firaxis, lo studio fondato da Sid Meier, cui dobbiamo gli XCOM e i Civilization, tra gli altri.

Among Us, uno dei giochi preferiti da Mangione
Among Us, uno dei giochi preferiti da Mangione

Mangione viene descritto come uno studente brillante con una grande passione per la programmazione. Nato e cresciuto in Maryland da una ricchissima famiglia di Baltimora, ha frequentato costose scuole private, dove si è messo più volte in mostra per le sue capacità, come raccontato anche da alcuni suoi ex compagni di classe.

Cosa lo avrebbe spinto a uccidere Thompson? Stando a un documento trovato sul ragazzo al momento dell'arresto, una specie di manifesto di tre pagine, il suo obiettivo era di colpire l'America delle corporazioni: "I parassiti dovevano aspettarselo. Chiedo scusa per la paura e lo shock che posso aver causato, ma andava fatto," si può leggere nel testo, dove si trovano anche le parole "deny", "defend" e "depose", che solitamente le compagnie di assicurazione che si occupano di sanità usano per negare i pagamenti ai pazienti.

Grande fan del terrorista Unabomber, pare che Mangione avesse anche dei motivi personali per colpire. Alcuni suoi conoscenti hanno raccontato che aveva subito un intervento alla schiena andato male, che gli causava forti dolori e disagi, come l'impossibilità di fare sport o stare con le ragazze. Possiamo quindi affermare che l'attività videoludica non può essere incriminata di averlo spinto all'omicidio, anche se alcuni la stanno utilizzando per colorare la faccenda, come il New York Post o Forbes, tanto per fare due tra i molti possibili esempi, che merita ben altre analisi.