L'Unione Europea ha inflitto ad X una multa da 120 milioni di euro (circa 140 milioni di dollari) per violazioni al Digital Services Act (DSA), segnando la prima sanzione ufficiale emessa nell'ambito della nuova normativa europea sui servizi digitali. Al centro della decisione, annunciata dalla Commissione Europea, vi sono pratiche definite "ingannevoli", in particolare il sistema delle spunte blu introdotto da Musk dopo la sua acquisizione della piattaforma.
L'indagine, avviata nel dicembre 2023, aveva già rilevato numerose criticità. Nel luglio 2024, Bruxelles aveva stabilito che X non rispettava gli obblighi previsti dal DSA riguardo alla trasparenza pubblicitaria, all'accesso ai dati per i ricercatori e all'uso di dark patterns, ossia elementi dell'interfaccia studiati per ingannare o manipolare gli utenti.
Le spunte blu sono un inganno: tutti i dettagli sulla multa ad X
La Commissione ha sottolineato che il DSA non obbliga le piattaforme a verificare gli utenti, ma proibisce esplicitamente di dichiarare falso stato di verifica. Secondo Henna Virkkunen, responsabile per il digitale dell'UE, "ingannare gli utenti con spunte blu, nascondere informazioni sugli annunci e ostacolare i ricercatori non ha posto nell'ambiente online europeo. Con questa decisione, difendiamo i diritti degli utenti e ristabiliamo fiducia nel digitale."
X ora ha 60 giorni lavorativi per comunicare le misure correttive relative alle spunte blu e 90 giorni per gli altri punti contestati. In caso di mancato adeguamento, potrebbero arrivare ulteriori sanzioni. Il DSA consente multe fino al 6% del fatturato globale, ma essendo X una società privata il calcolo del tetto massimo non è chiaro.
La multa ad X è stata valutata (anche) in base alle possibili reazioni di Trump?
Secondo il New York Times, Bruxelles ha discusso a lungo l'entità della sanzione, valutando l'opportunità di creare un precedente forte senza provocare reazioni ostili da parte del presidente statunitense Donald Trump, con cui prosegue un contenzioso commerciale.
Musk e altri leader tecnologici americani avrebbero esercitato pressioni sul governo USA per frenare l'UE. Parallelamente, prosegue l'indagine europea sulle politiche di moderazione dei contenuti della piattaforma, avviata a causa dell'aumento della disinformazione dopo l'ingresso di Musk.