Un nuovo report della compagnia di analisi di mercato NewZoo fa luce su un fenomeno interessante, ovvero il fatto che mantenere un gioco in accesso anticipato per troppo tempo può portare al fallimento del progetto, misurando anche l'intervallo di tempo in cui emerge questo rischio in base ai dati raccolti.
L'accesso anticipato è ormai diventato una pratica di uso comune: la possibilità di vendere un gioco non ancora completo mentre si continua a lavorarci sopra presenta numerosi vantaggi, che vanno dalla possibilità di finanziare lo sviluppo direttamente attraverso vendite effettive al fatto di poter contare su un testing costante del progetto, con abbondanza di feedback da parte degli utenti.
Sembrerebbe un modello senza punti deboli, specialmente per quei giochi con elementi live service da sperimentare sul lungo periodo, ma i dati mettono in guardia sull'abuso di questa soluzione.
Non ci si può adagiare sugli allori
Secondo quanto riportato da NewZoo, c'è una finestra di tempo in cui l'accesso anticipato funziona a dovere, ma andare oltre tale finestra per comportare conseguenze estremamente negative per il gioco.
In base ai dati raccolti, un gioco in accesso anticipato raggiunge il picco di nuovi giocatori dopo circa sei mesi, ma dopo questo periodo si assiste solitamente a un calo drastico.
Ci sono state delle eccezioni come Baldur's Gate 3, o anche V Rising e Ready or Not ma sono praticamente gli unici titoli in grado di incrementare le performance dopo 22-24 mesi dall'avvio dell'early access, mentre in tutti gli altri casi si incappa in un fallimento, nel caso in cui non si proceda a completare il progetto.