La collaborazione tra MediaTek e Google nella realizzazione della TPU v7 Ironwood sta per generare importanti benefici anche nel settore mobile. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, MediaTek sfrutterà l'esperienza maturata nello sviluppo dell'hardware dedicato all'intelligenza artificiale di Google per migliorare in modo significativo l'efficienza del suo prossimo SoC di punta: il Dimensity 9600.
La TPU v7 Ironwood rappresenta la più importante evoluzione nella famiglia di acceleratori IA di Google e, soprattutto, il primo ASIC davvero competitivo rispetto alle GPU NVIDIA Blackwell. L'architettura della TPU include undesign dual-chiplet, TensorCore con array systolico, due SparseCores ottimizzati per operazioni irregolari, Vector Processing Unit, Matrix Multiply Unit e ben 96 GB di HBM per chip
Come lavorano i chipset? E perché Google ha scelto MediaTek?
I due chiplet comunicano attraverso un collegamento die-to-die sei volte più veloce delle interconnessioni tradizionali. Inoltre, 64 chip formano un "cubo", mentre 144 cubi possono essere connessi tramite rete OCS fino a un superpod di 9.216 chip, capace di raggiungere oltre 4.600 TFLOPS di potenza computazionale.
Google ha scelto MediaTek per progettare i moduli I/O fondamentali per la comunicazione tra TPU e periferiche, un compito finora affidato principalmente a Broadcom. Si tratta di una collaborazione strategica che, secondo UBS, potrebbe portare nelle casse di MediaTek fino a 4 miliardi di dollari.
Quali aspetti potrà migliorare MediaTek del Dimensity 9600 con l'esperienza acquisita?
Pur essendo prodotti molto diversi il know-how acquisito da MediaTek potrà essere sfruttato per migliorare diversi aspetti del Dimensity 9600. Tra i principali benefici attesi troviamo:
- Power gating più efficiente, per spegnere selettivamente i blocchi I/O non necessari.
- Voltage scaling migliorato, per un consumo energetico più ottimizzato in qualsiasi condizione.
- Clock gating più aggressivo, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente l'energia dispersa e aumentare l'autonomia dei dispositivi mobili.
Questi affinamenti diventano ancora più cruciali considerando che MediaTek ha eliminato i tradizionali core ad alta efficienza nelle sue architetture più recenti. Inoltre, l'azienda starebbe lavorando anche a chip IA dedicati, nei quali l'esperienza maturata sulle TPU Google troverebbe piena applicazione.