Fino ad ora siamo stati abituati alle interazioni con l'IA che iniziavano e partivano dagli utenti. Meta vorrebbe ribaltare anche questa abitudine e pare sia al lavoro su dei chatbot definiti "proattivi" che memorizzeranno le conversazioni con gli utenti e scriveranno per primi agli utenti stessi.
Si tratterebbe di una novità sicuramente molto interessante e che, stando a quanto trapela da casa Meta, avrebbe anche un impatto sociale per tentare di combattere la solitudine si alcuni utenti. Questi assistenti digitali, attivi su Facebook e Instagram, sarebbero, dunque, in grado di ricordare le conversazioni passate, inviare messaggi personalizzati e riprendere il dialogo anche senza un nuovo input da parte dell'utente.
Il progetto "Omni"
Il progetto, chiamato in codice "Omni", è stato reso possibile grazie al lavoro degli AI Studio, la piattaforma di Meta lanciata nel 2024 che permette a chiunque, anche senza competenze tecniche, di creare personaggi virtuali personalizzati, come chef, artisti, designer o figure immaginarie. Il funzionamento sarebbe, dunque, semplice ma regolato: un bot può inviare un solo messaggio non richiesto, e solo entro 14 giorni dall'ultima interazione.
Questo sistema evita che il bot diventi invadente, mantenendo un tono amichevole e coerente con la personalità assegnata. Inoltre, i bot non affrontano argomenti delicati o emotivamente complessi, a meno che non sia l'utente a farlo per primo. E, infine, potrà farlo solo se sono stati scambiati, in precedenza, almeno 5 messaggi.
Come verranno addestrati questi bot?
Per addestrare questi bot, Meta, con ogni probabilità, si avvalerà della collaborazione di aziende come Alignerr, che forniscono dati e profili dettagliati per simulare conversazioni realistiche. L'obiettivo è chiaro: aumentare il tempo di permanenza degli utenti sulle piattaforme e creare un senso di compagnia, rispondendo così anche alla cosiddetta "epidemia di solitudine", un tema sottolineato più volte dallo stesso Mark Zuckerberg.
Ma non si tratta solo di un'idea sociale: Meta punta anche a ottenere importanti guadagni economici. Secondo le stime, le entrate derivate dagli strumenti di AI generativa potrebbero raggiungere i 3 miliardi di dollari entro il 2025.