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Meta smentisce ufficialmente: i DM delle varie piattaforme non verranno scansionati per addestrare l'IA

Meta ha smentito la voce virale secondo cui l'aggiornamento della Politica sulla Privacy del 16 dicembre consentirebbe la scansione dei DM privati per l'addestramento IA.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   02/12/2025
Zuckerberg

Una preoccupazione crescente e virale sui social media riguardo la prossima politica sulla privacy di Meta è stata ufficialmente smentita. Contrariamente alle voci diffuse, che sostenevano che Meta avrebbe iniziato a utilizzare i messaggi privati (DM) degli utenti su piattaforme come Messenger, WhatsApp e Instagram per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, questa affermazione non è corretta.

La disinformazione ha guadagnato trazione in seguito a un video virale che interpretava erroneamente un annuncio di ottobre riguardante un aggiornamento della Politica sulla Privacy di Meta, che entrerà in vigore il 16 dicembre.

Meta chiarisce i dettagli della nuova politica

L'aggiornamento della politica si concentra specificamente sull'utilizzo delle interazioni degli utenti con Meta AI al fine di espandere l'analisi dei dati e personalizzare l'esperienza. Come ha chiarito Meta in diverse dichiarazioni, la nuova politica userà i dati provenienti dalle conversazioni con l'assistente IA per: "personalizzare i contenuti e gli annunci che vedi, incluse post e reels."

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Pertanto, la politica espansa riguarda solo le conversazioni con Meta AI, e non i messaggi scambiati tra amici e familiari. Un portavoce di Meta ha ribadito a Snopes che: "L'aggiornamento menzionato nella voce virale non riguarda affatto i DM, riguarda il modo in cui utilizzeremo le interazioni delle persone con le nostre funzionalità AI per personalizzare ulteriormente la loro esperienza."

Meta chiarisce che l'utente può scegliere di far accedere l'IA ai suoi DM

Meta ha anche chiarito che non utilizza il contenuto dei messaggi privati per addestrare le sue IA a meno che l'utente stesso o qualcuno nella chat non scelga di condividere quei messaggi con Meta AI. Questo meccanismo di accesso, tuttavia, non è una novità e non fa parte dell'aggiornamento della politica del 16 dicembre.

Meta Privacy Policy

In sostanza, la regola è semplice: se si desidera mantenere le proprie chat super private, non bisogna invocare o chiedere l'input di Meta AI all'interno della conversazione. Solo in quel caso, il sistema accederà alle informazioni rilevanti per l'addestramento e l'interazione.