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Meta sostiene l’età digitale minima e reclama più potere nelle mani dei genitori dei ragazzi

Meta, la società madre di Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads ha espresso il suo sostegno per una nuova proposta europea: Digital Majority Age.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   04/07/2025
Mark Zuckerberg

Meta, di recente, si è detta favorevole ad una nuova proposta che sta facendo discutere in Europa: l'introduzione di un'età digitale della maggiore età valida per tutti i Paesi dell'Unione Europea, conosciuta come Digital Majority Age. L'idea è quella di richiedere l'approvazione dei genitori prima che gli adolescenti possano scaricare delle app, in particolare i social media.

Il tema dell'età digitale, così come quello di versioni delle applicazioni diverse per i più giovane, è un tema ricorrente negli ultimi mesi e anni per quel che riguarda la gestione delle piattaforme digitali e in particolar modo per le piattaforma social.

Il dato sul controllo dei genitori

Secondo un sondaggio di Morning Consult citato da Meta, circa il 75% degli adulti sarebbe d'accordo nel lasciare ai genitori il controllo su cosa possono installare i figli. Meta sottolinea di non volere un divieto governativo all'uso dei social da parte dei più giovani, ma piuttosto di dare maggiore potere decisionale alle famiglie.

Facebook / Meta
Facebook / Meta

Da un certo punto di vista, Meta, spinge per una soluzione più "interna", come quella di affidare determinate decisioni ai genitori, anche per evitare ulteriori problemi con i singoli Stati e con le normative governative. Meta, dal canto suo, ha già introdotto delle funzioni pensate per la sicurezza dei minori, come gli account Teen, che offrono promemoria sul tempo trascorso online e limiti alle notifiche.

Maggiore controllo agli store digitali?

Questo approccio, inoltre, sposterebbe la responsabilità del controllo dell'età dai social stessi agli store digitali, come Google Play e App Store. Meta ha dichiarato che il sistema dovrebbe essere semplice da usare, coerente e soprattutto rispettoso della privacy.

Meta è al lavoro su dei chatbot proattivi che ti scrivono per primi per combattere la solitudine Meta è al lavoro su dei chatbot proattivi che ti scrivono per primi per combattere la solitudine

In questo senso, la recente decisione di Google di rendere open source le sue librerie di "zero-knowledge proof" potrebbe aiutare a creare un sistema sicuro, che consenta ai genitori di confermare la propria età senza condividere dati sensibili. Si tratta, dunque, di un tema di cui si discuterà ampiamente e che rappresenterà, probabilmente, il prossimo topic digitale che la Commissione Europea sottoporrà ai singoli Stati.