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Metacritic spinge gli sviluppatori a non prendersi dei rischi, dice il director di Prey

Raphael Colantonio, game director di Prey, ha lanciato un'accusa all'ecosistema di Metacritic, dicendo che spinge gli sviluppatori ad andare sul sicuro con i loro giochi e a non prendersi dei rischi.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   23/11/2024
Il protagonista di Prey

Secondo Raphael Colantonio, game director dell'eccellente Prey, Metacritic spinge gli sviluppatori a non prendersi dei rischi e dunque a realizzare giochi rifiniti ma noiosi, che puntano ad andare sul sicuro piuttosto che tentare nuove strade.

"L'ecosistema di Metacritic incoraggia gli sviluppatori a realizzare giochi noiosi ma 'sicuri'", ha scritto Colantonio. "Se un titolo al lancio risulta essere ben rifinito, un punteggio di 80% è garantito a prescindere da quanto quell'esperienza possa rivelarsi noiosa."

"Nel frattempo, però, S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl deve accontentarsi di una media di 73 perché arriva al debutto ancora un po' grezzo. Si tratta di un sistema ingiusto e fuorviante."

La discussione si infiamma

Il post pubblicato da Raphael Colantonio su X, con tanto di riferimento ai voti ricevuti da S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl, ha inevitabilmente generato una discussione sul metro di valutazione utilizzato dalle testate internazionali, e sul fatto che sia lecito o meno premiare esperienze che presentano bug e problemi tecnici.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

"Un pessimo prodotto privo di bug ha un punteggio migliore di un grande prodotto che ha dei bug. Secondo voi ha senso?", ha scritto Colantonio nel rispondere a un suo follower. "Significa che l'essenza del gioco non viene presa in considerazione e che tre mesi dopo, quando il grande titolo sarà stato patchato, avrà ancora un punteggio di m*rda."

In effetti il problema della valutazione "istantanea" e non dinamica esiste. Voi che ne pensate?