Il producer di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater ha riferito, in una recente intervista pubblicata da Famitsu, che un'operazione simile non potrebbe essere fatta anche per eventuali Metal Gear Solid 1 o 2 Remake, perché alcuni aspetti della metodologia utilizzata non potrebbero essere replicati.
In generale, questo si applica anche al secondo capitolo, cosa che ha contribuito anche alla scelta del terzo capitolo della nuova saga di Snake come primo da utilizzare per le operazioni di remake. Al di là dei motivi cronologici sulla storia, dunque, potrebbe esserci stata anche una motivazione tecnica nella scelta di partire da Metal Gear Solid 3.
Secondo Noriaki Okamura, producer di Konami che si è occupato di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, un remake totale di Metal Gear Solid ma anche di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty richiederebbe un'operazione più profonda di rielaborazione.
Sarebbe necessario un cambio di metodologia e modifiche ai contenuti
Probabilmente molte parti dei primi due capitoli dovrebbero essere "rifatte del tutto" per poterle far rientrare in un remake sullo stile di Delta, spiega Okamura.
Ci sarebbe forse la necessità di "riprogettare i livelli", in modo da poter associarsi alle inquadrature e alle meccaniche da introdurre per dei remake simili a quello in arrivo.
In ogni caso, il discorso sembra rimanere esclusivamente legato al piano ipotetico: Okamura ha riferito che non ci sono ancora piani fissati per eventuali altri remake, con Konami che vuole vedere prima quale sarà l'andamento di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater sul mercato per poi decidere eventualmente come proseguire.
L'idea è di progettare comunque un percorso che possa portare a "preservare la serie Metal Gear per i prossimi 10 o 50 anni", considerando anche come molti degli autori originali abbiano seguito strade diverse. Di recente abbiamo visto che Metal Gear Solid Delta: Snake Eater cambia la difficoltà in base all'inquadratura scelta, oltre ad aver provato il remake del capolavoro di Kojima.