Diversi analisti dell'industria dei videogiochi ritengono che Microsoft possa farcela ad acquisire Activision Blizzard, nonostante il freno appena tirato dall'organo antitrust inglese e il processo con l'FTC. Insomma, secondo loro l'affare da 69 miliardi di dollari avrebbe ancora ottime probabilità di andare in porto.
Oggi la CMA ha pubblicato un documento con cui ha espresso un'opinione negativa all'acquisizione, implicando la possibilità che riduca la concorrenza sul mercato, ponendo alcuni vincoli alla stessa che difficilmente saranno accettati dalla casa di Redmond, come lo scorporo del franchise Call of Duty dall'accordo.
Secondo Michael Pachter e Nick McKay, due analisti di Wedbush, i rimedi proposti dalla CMA sono assurdi, ma allo stesso tempo sono un buon segno che l'acquisizione stia per andare a buon fine, perché l'organo inglese così facendo ha "perso un argomento legale" contro l'acquisizione, così come la controparte USA, ossia la FTC, che ricordiamo aver deciso di portare Microsoft in tribunale per bloccare l'affare. Secondo i due analisti queste mosse sarebbero solo un tentativo di alzare la posta da parte degli enti regolatori per ottenere più concessioni dalle due compagnie, prima che i tribunali inevitabilmente diano ragione a Microsoft.
Per Pachter e McKay nessuno dei due enti è in grado di portare delle opposizioni sensate all'affare in tribunale, anche perché devono ancora proporre dei rimedi legali nonostante il ricorso alla corte.
Insomma, gli enti regolatori starebbero bluffando, in sostanza, perché coscienti di non avere carte in mano.