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Microsoft contro Sony all'antitrust UK: "preoccupazioni immotivate" su Call of Duty

Continua la battaglia tra Microsoft e Sony per l'acquisizione di Activision Blizzard, con la casa di Redmond che risponde ai sospetti di PlayStation.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   12/10/2022

Continua il dibattito a distanza tra Microsoft e Sony sull'acquisizione di Activision Blizzard e la gestione di Call of Duty, con la risposta della casa di Xbox alla CMA britannica dopo le rimostranze di Sony, riferendo come tali preoccupazioni siano "immotivate" e siano state accolte "senza considerare il danno potenziale per i consumatori".

Tom Warren di The Verge ha recuperato alcuni stralci del documento inviato da Microsoft alla CMA del Regno Unito che sta valutando l'acquisizione di Activision Blizzard e che ha ricevuto di recente delle pressioni da parte di Jim Ryan di Sony, fortemente preoccupato per un possibile destino di Call of Duty come esclusiva Xbox.

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Anche in questo caso, Microsoft vuole ribadire come la sua posizione nel mercato videoludico non possa rappresentare una minaccia per Sony, anche dopo l'acquisizione di Activision Blizzard. Andando per punti, Microsoft ha ribadito che PlayStation è stata la piattaforma leader del mercato per oltre 20 anni con una base installata di oltre 150 milioni di console che la rende più grande di Nintendo e più del doppio di Xbox.

La posizione di dominio di Sony, secondo Microsoft, risulta evidente anche dal fatto che è in grado di incrementare il prezzo delle sue console senza nemmeno temere di perdere influenza sul mercato, di conseguenza il fatto che possa aver paura che il terzo concorrente possa soffocarla non è credibile.

Ci sono "oltre 4000 giochi disponibili su PlayStation" e le prove dimostrano come gli utenti attivi mensilmente su Call of Duty siano una percentuale minima rispetto al totale. Inoltre, Microsoft ha nuovamente riferito che anche Sony sta incrementando le acquisizioni, sia di team interi come Bungie che in termini di azioni presso altre compagnie, come Epic Games, publisher di Fortnite.

Da notare come il documento faccia presente anche come ci siano oltre 280 esclusive first e third party su PlayStation nel 2021, quasi cinque volte quelle presenti su Xbox. Per ribadire il concetto, Microsoft ha fatto notare di essere all'ultimo posto tra le compagnie produttrici di console, al settimo posto su PC e praticamente non presente in una classifica sui maggiori produttori di titoli per mobile.

Ribadisce inoltre la volontà di mantenere Call of Duty su PlayStation, cosa vista come un "imperativo commerciale", anche perché Microsoft, secondo quanto riferito, conta sui ricavi della distribuzione di giochi Activision Blizzard su piattaforme PlayStation, come era stato riferito più volte anche nei mesi scorsi.