Il processo di acquisizione di Activision Blizzard è iniziato verso la fine del 2021, come svelato da Phil Spencer, il CEO di Microsoft Gaming, in un'intervista concessa al Wall Street Journal. Attenzione, perché stiamo parlando del processo burocratico, quindi non della trattativa, che sarà sicuramente iniziata molto prima.
Parte del processo di acquisizione ha richiesto di studiare le sfide affrontate dalla compagnia di Kotick nel corso del 2021, in particolare quelle legate alle accuse di molestie sessuali e discriminazioni sul posto di lavoro che hanno tenuto banco negli ultimi mesi, compresi i tentativi di sindacalizzazione dei lavoratori della compagnia.
Spencer: "Abbiamo passato del tempo con i team di Activision a studiare i vari incidenti e a leggere i sondaggi degli impiegati, quindi abbiamo parlato dei loro progetti, sia dei progressi fatti, sia dei loro piani."
Spencer ha poi aggiunto che Microsoft non sarà coinvolta dai processi di Activision Blizzard e che dovrà guardare ai piani successi per assicurarsi di sapere come muoversi.
I guai legali di Activision Blizzard sono stati uno dei problemi elencati come possibili intralci alla fusione da alcuni esperti. C'è molta attenzione su come Microsoft intenda affrontare tutte le questioni aperte una volta prese le redini della compagnia.