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Microsoft scopre la vulnerabilità “Sploitlight” su macOS e iOS: sfruttava la ricerca e Apple Intelligence

Un bug della ricerca Spotlight permetteva di aggirare le protezioni TCC e accedere a dati sensibili memorizzati dai dispositivi Apple.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   29/07/2025
Dispositivi MacOS

Microsoft Threat Intelligence ha individuato una falla di sicurezza legata a Spotlight, il sistema di ricerca integrato nei dispositivi Apple. La vulnerabilità, denominata "Sploitlight", consentiva di aggirare i meccanismi di protezione Transparency, Consent, and Control (TCC), progettati per impedire alle applicazioni di accedere a dati personali senza autorizzazione esplicita.

Secondo l'analisi pubblicata dal team Microsoft, l'exploit sfruttava i plugin di Spotlight, normalmente confinati in un ambiente sandbox e sottoposti a forti limitazioni. Manipolando i pacchetti delle applicazioni indicizzate, i ricercatori sono riusciti a forzare l'accesso a contenuti memorizzati nella cache di Apple Intelligence, il sistema che gestisce varie funzioni basate su intelligenza artificiale nei dispositivi più recenti.

La risposta di Apple

Le informazioni a rischio comprendevano dati particolarmente sensibili: cronologia delle ricerche, metadati di foto e video, coordinate di localizzazione precise, preferenze utente, riassunti di email generati dall'AI e dati di riconoscimento facciale provenienti dalla libreria fotografica. Sebbene il potenziale di questa falla fosse significativo, non risultano prove di un utilizzo malevolo prima della correzione.

Apple è stata informata del problema e ha già pubblicato un aggiornamento risolutivo con macOS 15.4 e iOS 15.4, distribuiti il 31 marzo 2025. La correzione è stata implementata migliorando la gestione dei dati sensibili e introducendo un sistema di redazione più rigoroso. Nella stessa tornata di aggiornamenti, l'azienda di Cupertino ha risolto altre due vulnerabilità segnalate da Microsoft, intervenendo sulla validazione dei collegamenti simbolici e sul controllo dello stato delle applicazioni.

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Il caso Sploitlight mette in evidenza come anche le piattaforme considerate più sicure possano presentare falle complesse, individuabili solo attraverso ricerche approfondite. La collaborazione tra aziende rivali, in questo caso Microsoft e Apple, ha permesso di neutralizzare il problema prima che fosse sfruttato.

E voi che cosa ne pensate di questo tipo di collaborazioni? Diteci al vostra nei commenti qua sotto.