L'ex presidente di Blizzard Entertainment, nonché ex Microsoft Mike Ybarra, ha apertamente criticato la campagna "Questa è una Xbox", definendola una mossa sbagliata per il marchio Xbox. Lanciata lo scorso novembre, paragonava le console Xbox Series X e S a tablet, smartphone, visori VR e laptop, definendoli tutti "una Xbox" in quanto dispositivi capaci di accedere a Game Pass. All'epoca molte furono le critiche. Secondo l'accusa, in questo modo il marchio Xbox perderà la sua identità.
Le critiche di Ybarra
Ybarra è tornato sull'argomento in risposta a un utente che criticava il fatto che la nuova ROG Xbox Ally utilizzi Windows invece del sistema operativo Xbox. Secondo Ybarra, questa scelta ha senso, considerando la mancanza di esclusive per la piattaforma.
L'ex dirigente di Blizzard ha inoltre affermato che "solo un idiota" continuerebbe a produrre console se tutti i giochi fossero disponibili anche su piattaforme di terze parti, quindi se non avessero più esclusive.
Ha poi aggiunto che "Questa è una Xbox" è stata "un'idea sbagliata nel momento sbagliato". Secondo lui, se i giochi non offrono parità di esperienza tra console e altri dispositivi, non ha senso definire "Xbox" anche quei dispositivi, un approccio che rischia di confondere i consumatori.
Insomma, è stato davvero duro nei confronti della sua ex compagnia, di cui evidentemente giudica negativamente le ultime mosse. Detto questo, la strada di Xbox è ormai segnata, nel senso che è difficile pensare che Microsoft possa fare dei passi indietro, dopo aver investito così tanto nello svincolare il marchio dall'hardware per trasformarlo in quello di un intero ecosistema videoludico. Più probabile che l'approccio multipiattaforma e la produzione di console continuino a convivere finché sarà conveniente che lo facciano, tanto che già si parla di prossima generazione di Xbox.