La storia di The Outer Worlds era caratterizzata da una forte critica al capitalismo e a come i mercati tendono a intrecciarsi con chi detiene il potere, escludendo chi non lo ha. The Outer Worlds 2 promette di essere ancora più duro sull'argomento, visti i rapporti tra le tre fazioni che governano la colonia di Arcadia, in cui si svolgerà l'avventura, e il ruolo che avrà il personaggio guidato dal giocatore, come spiegato dal grande Leonard Boyarsky, direttore creativo di Obsidian Entertainment, ai microfoni di Game Informer.
Game Informer ha chiesto a Boyarsky se secondo lui la realtà contemporanea abbia influenzato in qualche modo il messaggio del gioco e qual è il ruolo del capitalismo nello stesso.
"Sfortunatamente, quelle cose non si sono sistemate da sole. Sono scioccato," ci ha scherzato su lo sviluppatore. "Sono temi tristemente senza tempo, con cui dobbiamo continuare a fare i conti. Nei nostri giochi abbiamo sempre trattato argomenti legati al potere e al suo equilibrio: riguarda chi possiede il potere e cosa decide di farne; e di solito non è una buona cosa per chi il potere non ce l'ha. Che si tratti del Protettorato, completamente autoritario e senza remore nel definirsi una dittatura, o di Auntie's Choice, che cerca di manipolare le cose in modo da farti sentire come se stessi lavorando per te stesso... ma alla fine stai comunque solo aiutando loro."
Alla domanda su come i cambiamenti avvenuti dal lancio del primo capitolo a quello del secondo abbiano influenzato il gioco, Boyarsky ha spiegato che Obsidian non cerca mai di essere "troppo attuale": "Sono temi universali. Se li leghiamo troppo a qualcosa che accade nel mondo in un momento specifico, invecchiano subito. E, purtroppo, i grandi temi non sembrano cambiare mai molto: da quello che ci ha insegnato la storia, chi ha potere tende ad abusare di chi non ne ha."
Per il resto, vi ricordiamo che The Outer Worlds 2 uscirà il 29 ottobre 2025 su PC, Xbox Series X e S e PlayStation 5.