Minecraft è stato utilizzato come base di partenza da NFT Worlds per introdurre nel gioco funzionalità Web3 tramite un aggiornamento non ufficiale, che utilizza server delle terza parti e non è dunque stato riconosciuto da Microsoft.
Con i suoi 141 milioni di utenti mensili attivi, Minecraft rappresenta senza dubbio una piattaforma estremamente popolare, ed è proprio su questo fattore che NFT Worlds punta per far conoscere i propri servizi, come ad esempio uno shop in-game che consente di acquistare oggetti utilizzando specifiche criptovalute.
Parliamo insomma di una sorta di metaverso, quantomeno nelle intenzioni, costruito all'interno di un'esperienza già consolidata, che potrebbe fare la felicità tanto dei numerosi fan di Minecraft quanto dei collezionisti di NFT.
Ciò che NFT Worlds ha interesse a vendere sono appezzamenti di terra virtuale, in pratica, con 10.000 mondi differenti per stile e biomi, disponibili a prezzi variabili con o senza asta: si parte da 14,5 Ethereum, circa 38 dollari, per l'articolo più accessibile.
L'esperimento appare dunque senz'altro interessante per chi nutre curiosità nei confronti degli NFT, ma bisognerà capire se potrà funzionare senza problemi o se Microsoft si opporrà a questo uso degli asset di Minecraft.