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Nagoshi Studio: il papà di Yakuza parla del suo prossimo gioco, non sarà per mobile

Toshihiro Nagoshi ha svelato i primi dettagli su quello che ci possiamo aspettare dal primo gioco di Nagoshi Studio, il nuovo team di NeatEase con veterani di Yakuza e Judgment.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   14/02/2022

In un'intervista con IGN Japan, Toshihiro Nagoshi, il papà di Yakuza e il boss del Nagoshi Studio di NetEase, ha svelato i primi dettagli sul nuovo gioco a cui sta lavorando, che a quanto pare avrà una storia drammatica ed è pensato esclusivamente per il mercato console e PC, tralasciando quello mobile.

Per chi non lo sapesse, dopo aver lasciato il Ryu Ga Gotoku di Sega, Nagoshi ha fondato il Nagoshi Studio di NetEase Games. Il team attualmente conta una decina di componenti, per la maggior parte veterani di Yakuza e Judgment, ma lo studio ha in programma di espandersi, senza tuttavia superare i 100 dipendenti.

"Non abbiamo ancora deciso quanti progetti produrre contemporaneamente. Ma lo studio avrà un staff numericamente compatto, il che significa che sarà difficile concentrarsi su più giochi allo stesso tempo", afferma Nagoshi. "Quindi ci sono dei limiti. È possibile che lavoreremo su un progetto extra in tandem, ma l'idea base è quella di lavorare a un progetto e convogliarci tutte le nostre energie, per realizzare un gioco valido e che venga accolto bene."

Per quanto riguarda il primo progetto di Nagoshi Studio, l'obiettivo è senza dubbio ambizioso, ovvero quello di realizzare un gioco con una storia drammatica che sia in grado di replicare il successo globale di Yakuza.

"Siamo stati influenzati dai film e siamo interessati a creare dei giochi con drammi umani di alto livello", ha detto Nagoshi. "Questo è quello che troviamo divertente. Come in precedenza, spero di creare giochi che possano arrivare a un pubblico globale. Quindi non faremo cose come puzzle game per smartphone o cose simili. Quei giochi sono divertenti, ma quello in cui siamo bravi e quello che il mondo si aspetta da noi, è un gioco emozionante con una storia drammatica."

I membri fondatori di Nagoshi Studio
I membri fondatori di Nagoshi Studio

Nagoshi ovviamente non è entrato troppo nel dettaglio del suo nuovo gioco, che si trova in una fase ancora embrionale. Tuttavia afferma che ha le idee chiare e che grazie al team di sviluppo il primo progetto sta prendendo forma.

"Quando abbiamo deciso di creare un nuovo studio, sapevamo che avremmo lasciato dietro i contenuti su cui abbiamo lavorato in precedenza. Ma ho una mentalità forte e tante idee che voglio provare, quindi ero confidente del fatto che lasciare le vecchie serie ci avrebbe dato l'opportunità di creare nuove cose. Come creatore di giochi, ho sempre un certo numero di cose che mi piacerebbe fare un giorno e ce n'è una in particolare che mi piacerebbe espandere. Ora questa idea sta lentamente prendendo forma, grazie al contributo del team", afferma Nagoshi, suggerendo che il setting del gioco potrebbe non essere asiatico a differenza delle sue precedenti opere.

"Guardando alle vendite della serie Yakuza, penso che l'avere un setting orientale ha favorito a renderla unica, ma non credo che questo da solo basterebbe per renderla un million-seller. Ci deve essere qualcosa di più forte, come una storia emozionante, il bilanciamento tra gameplay e narrazione, e un'elevata qualità generale. Quindi per rendere il nostro prossimo gioco un successo globale, non credo che il setting sia importante. Se un dramma è buono, allora anche i francesi si commuoveranno un per un film di Takeshi Kitano, e noi in Giappone possiamo goderci un film realizzato in India. Se la qualità è buona allora chiunque potrebbe apprezzarlo."

E quando vedremo in azione il primo gioco di Nagoshi Studio? A quanto pare non ci sarà da attendere a lungo.

"Voglio essere in grado di ascoltare i feedback dei giocatori sul gioco a cui stiamo lavorando duramente, per correggere il tiro di conseguenza. Quindi spero di poter mostrare il gioco il prima possibile quando sarà in una condizione ideale per essere presentato. Non ci vorrà molto."