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Nell'era PlayStation 1, Shuhei Yoshida avrebbe voluto portare più giochi giapponesi in Europa e USA

Uno dei rimpianti di Shuhei Yoshida dell'epoca PlayStation 1 è l'impossibilità di portare più classici giapponesi in occidente.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/10/2025
PlayStation 1 in foto

L'ex Sony Shuhei Yoshida è diventato una preziosa fonte di informazioni sul mondo PlayStation da quando è andato in pensione, lasciando la compagnia. In una delle sue ultime interviste, concessa a Games Industry, ha dichiarato che uno dei suoi maggiori rimpianti dell'epoca PlayStation 1, nonché dei suoi 31 anni di lavoro con PlayStation, è che molti classici giapponesi non siano mai arrivati negli Stati Uniti e in Europa.

Negozi troppo piccoli

"A causa dello spazio limitato nei negozi, sia per i team europei che per quelli americani, molti giochi giapponesi non venivano approvati," ha raccontato Yoshida. "Così, diversi titoli giapponesi, specialmente quelli di sviluppatori terzi, non hanno mai visto un'uscita nelle regioni americana ed europea."

Una foto di Shuhei Yoshida
Una foto di Shuhei Yoshida

Purtroppo, ciò significò che alcuni piccoli gioielli del tempo, come Policenauts di Konami e Deep Freeze di Sammy, erano reperibili solo importandoli dal Giappone, un'impresa molto più complicata allora di quanto non lo sia oggi, che teneva lontani i giocatori medi, vuoi per i costi, vuoi per le difficoltà linguistiche.

Se Nintendo non avesse rotto la collaborazione con Sony, PlayStation non sarebbe esistita, per Shuhei Yoshida Se Nintendo non avesse rotto la collaborazione con Sony, PlayStation non sarebbe esistita, per Shuhei Yoshida

Un altro motivo per cui molti giochi giapponesi popolari vennero accantonati fu il passaggio dalla grafica 2D a quella 3D: titoli come Panzer Bandit o Mega Man X3 vennero snobbati per concentrarsi su altri progetti più moderni, come Final Fantasy VII e simili. "Ricordo che i giochi in 2D non venivano approvati per la pubblicazione negli Stati Uniti," ha spiegato Yoshida, "o almeno questa era l'impressione generale che avevamo."

Inoltre, c'erano da considerare anche i tempi di lancio. PlayStation arrivò in Europa e Stati Uniti un anno dopo il Giappone, il che diede a Sony la possibilità di selezionare meglio la lineup di lancio: "Per il lancio giapponese avevamo solo un numero limitato di giochi disponibili. Ovviamente c'era Ridge Racer, che era molto popolare in Giappone, e fu fondamentale per il successo iniziale del sistema. Tuttavia, quando la console uscì in America ed Europa nel settembre 1995, c'erano molti altri grandi titoli disponibili, tutti i giochi sviluppati in Giappone, più quelli europei di Psygnosis, e quelli sportivi provenienti dagli Stati Uniti. Quindi la line-up era decisamente più forte nel suo complesso."

Oggi i problemi di allora quasi non esistono più: le console vengono lanciate in contemporanea in tutto il mondo, i giochi 2D convivono tranquillamente con quelli 3D e i negozi virtuali non hanno problemi di spazio.