Come riportato da Serkan Toto, analista di mercato specializzato nell'industria videoludica, Nintendo ha subito in queste ore un forte calo nel valore delle azioni, pari a -9,22%, e la questione potrebbe essere legata ai dazi voluti da Trump sulle importazioni.
In un mercato globalizzato, i riflessi su eventuali variazioni di prezzo sui prodotti in un paese importante come gli Stati Uniti si notano in maniera evidente, e in un mercato mobile come quello azionario possono portare a misure piuttosto drastiche, come sta accadendo in queste ore a Nintendo.
Di fatto, il crollo del -9,22% nel valore delle azioni rappresenta il calo peggiore da agosto 2024, e sembra proprio collegato a motivazioni esterne all'andamento interno della compagnia, legate al contesto economico globale.
I prezzi sono destinati ad aumentare?
Come spiegato da Toto, "Le previsioni sull'applicazione dei dazi negli Stati Uniti avranno un impatto significativo sulle vendite di console e software fisico in tale mercato, che è il più grande del mondo", si legge nel messaggio pubblicato da X, con allegata l'immagine della valutazione di qualche ora fa.
È una preoccupazione condivisa da molti nel mercato videoludico: la volontà di imporre dazi sui materiali importati fa pensare che l'incremento nei costi di produzione di console e videogiochi venga scaricato sul prezzo finale, facendo dunque incrementare questo.
Tale andamento si potrebbe tradurre facilmente in un atteggiamento più cauto del pubblico e dunque in un calo di acquisti, cosa che ovviamente non pone in buona luce i produttori di console e giochi, che potrebbero dunque andare incontro a un netto calo di vendite nel prossimo periodo almeno nel mercato nord americano, che è però il più grande del mondo.
Questi dubbi bastano e avanzano per avere riflessi negativi nell'andamento in borsa, che si sono puntualmente verificati almeno nella borsa di Tokyo nelle ore scorse, in attesa di eventuali ulteriori movimenti.