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Nintendo ha subito un netto calo delle azioni, collegato anche ai dazi di Trump

La volontà di imporre nuovi dazi sulle importazioni sta avendo già effetti nella borsa per quanto riguarda i produttori videoludici, con Nintendo che ha subito un netto calo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/03/2025
Nintendo Switch OLED

Come riportato da Serkan Toto, analista di mercato specializzato nell'industria videoludica, Nintendo ha subito in queste ore un forte calo nel valore delle azioni, pari a -9,22%, e la questione potrebbe essere legata ai dazi voluti da Trump sulle importazioni.

In un mercato globalizzato, i riflessi su eventuali variazioni di prezzo sui prodotti in un paese importante come gli Stati Uniti si notano in maniera evidente, e in un mercato mobile come quello azionario possono portare a misure piuttosto drastiche, come sta accadendo in queste ore a Nintendo.

Di fatto, il crollo del -9,22% nel valore delle azioni rappresenta il calo peggiore da agosto 2024, e sembra proprio collegato a motivazioni esterne all'andamento interno della compagnia, legate al contesto economico globale.

I prezzi sono destinati ad aumentare?

Come spiegato da Toto, "Le previsioni sull'applicazione dei dazi negli Stati Uniti avranno un impatto significativo sulle vendite di console e software fisico in tale mercato, che è il più grande del mondo", si legge nel messaggio pubblicato da X, con allegata l'immagine della valutazione di qualche ora fa.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
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È una preoccupazione condivisa da molti nel mercato videoludico: la volontà di imporre dazi sui materiali importati fa pensare che l'incremento nei costi di produzione di console e videogiochi venga scaricato sul prezzo finale, facendo dunque incrementare questo.

Tale andamento si potrebbe tradurre facilmente in un atteggiamento più cauto del pubblico e dunque in un calo di acquisti, cosa che ovviamente non pone in buona luce i produttori di console e giochi, che potrebbero dunque andare incontro a un netto calo di vendite nel prossimo periodo almeno nel mercato nord americano, che è però il più grande del mondo.

Questi dubbi bastano e avanzano per avere riflessi negativi nell'andamento in borsa, che si sono puntualmente verificati almeno nella borsa di Tokyo nelle ore scorse, in attesa di eventuali ulteriori movimenti.