Il Nintendo Museum di Kyoto, che aprirà al pubblico la prossima settimana, offrirà ai visitatori un'ampia selezione dei prodotti lanciati dalla compagnia nel corso degli anni, anche quelli precedenti al suo sbarco nel mondo dei videogiochi. Ovviamente ci saranno tutte le sue console: le più riuscite e le meno riuscite.
Tra queste ultime c'è il famigerato Virtual Boy del 1995, uno dei insuccessi più grossi della casa di Mario. Fu sicuramente un tentativo avveniristico, considerando che era formato da uno dei primi visori 3D commerciali, ma non convinse praticamente nessuno e vendette pochissimo, tanto da costare il posto al grande designer Gunpey Yokoi, che dopo il Virtual Boy fu umiliato in diversi modi dalla compagnia che aveva contribuito a rendere grande, tanto da decidere di andarsene.
Emulazione
Nel Nintendo Museum ci sono dei Virtual Boy da provare, che consentono di giocare ad alcuni dei titoli della console usando il visore. Non sono però originali, perché, come confermato dal maestro Shigeru Miyamoto, sono emulati... su Nintendo Switch.
La notizia ha attivato alcuni fan appassionati di retrogaming, che hanno iniziato a chiedere di poterci giocare anche a casa. In fondo se Nintendo Switch può emulare il Virtual Boy in un museo può probabilmente farlo anche in ambiente domestico, magari con i giochi distribuiti tramite l'abbonamento Nintendo Switch Online.
Nintendo non ha mai ripubblicato i titoli per Virtual Boy, in buona parte per via delle peculiarità della console, che rendono difficili convertirli, e in parte perché fino a oggi non è mai stata molto contenta di parlarne. Il suo museo però, deve dare un quadro completo della sua produzione, altrimenti non avrebbe senso. Quindi c'è spazio anche per un prodotto non proprio amatissimo come questo.