Christopher Dring, responsabile di GamesIndustry.biz, ha espresso alcune considerazioni sul fatto che il passaggio a Nintendo Switch 2, o qualunque sia il nome della prossima console della casa giapponese, non sarà facile anche e soprattutto per l'influenza che la pandemia ha avuto sulle tempistiche di sviluppo.
Sposando la teoria di John Linneman, secondo cui Nintendo Switch Pro non uscirà più, Dring ha scritto che "quando Nintendo lancerà la sua nuova console, sarà essenziale che abbia una line-up pronta per fornirgli il supporto necessario, non solo al debutto ma anche nei mesi successivi."
"La pandemia ha avuto un impatto sui team di sviluppo principali di Nintendo, come su tutto il resto, e dunque la transizione non sarà semplice da gestire", ha concluso Dring, che nel rispondere ai suoi follower ha specificato che resterebbe sorpreso se la prossima piattaforma non fosse Switch 2, bensì qualcosa di completamente diverso.
La discussione su Twitter è andata avanti per un po' e sono state espresse considerazioni interessanti. Ad esempio c'è chi ha chiesto se mai Nintendo proverà di nuovo a competere in termini di potenza con Sony e Microsoft, al che Dring ha detto che in tal modo verrebbe fuori un handheld da 700 sterline e dunque si tratterebbe di una strategia insensata.
Un altro utente ha fatto presente che Nintendo ha una lunga storia di giochi diventati cross-gen o spostati addirittura sulla generazione successiva, ed effettivamente una soluzione del genere potrebbe essere la mossa migliore per gestire questa transizione, vedi ad esempio le voci su The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom fatto girare su di un hardware più performante.