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Non solo Trump, ora anche Samsung punta a una collaborazione con Intel

Dopo che il governo di Washington ha investito 8,9 miliardi di dollari in azioni ordinarie di Intel, anche Samsung sembrerebbe interessata a un'alleanza strategica.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   25/08/2025
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L'amministrazione statunitense ha acquisito 433 milioni di azioni ordinarie di Intel, una decisione strategica che evidenzia l'importanza dell'azienda nel settore dei semiconduttori avanzati. Questa scelta deriva anche dalla necessità di ridurre la dipendenza dalle catene di fornitura asiatiche, nonché di assicurarsi che le tecnologie di nuova generazione siano sviluppate (e prodotte) dagli Stati Uniti. Tuttavia, dopo Trump anche Samsung sembra interessata a una possibile alleanza con Intel. Vediamo tutti i dettagli.

Nuove alleanze

Secondo quanto riportato dal Taiwan Economic Daily, anche Samsung sarebbe interessata a una collaborazione e avrebbe già iniziato a mobilitarsi. Per ora non sono stati svelati molti dettagli in merito, ma si tratterebbe di un'ulteriore alleanza strategica, considerata la concorrenza nel settore. Basti pensare al colosso TSMC, che sta praticamente dominando. Una possibile unione tra le due aziende, quindi, potrebbe permettere loro di competere con più facilità.

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Questo tipo di strategia potrebbe avere anche radici politiche per avere il favore del governo americano e per evitare i dazi. Chiaramente si tratta di notizie non ufficiali e al momento non sappiamo se Intel sia effettivamente in trattativa con Samsung. Vi aggiorneremo non appena avremo informazioni più concrete in merito.

Gli Stati Uniti comprano quote di Intel

Come vi abbiamo già anticipato, e come abbiamo scritto in maniera approfondita in questo articolo, il governo di Washington ha investito 8,9 miliardi di dollari in azioni ordinarie di Intel, diventando quindi socio di minoranza. La Casa Bianca ha quindi accesso diretto al capitale di Intel, grazie ai fondi non ancora utilizzati del CHIPS and Science Act e del programma Secure Enclave.

Intel
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In questo modo, la quota pubblica in Intel raggiunge il 9,9% del capitale, mentre il totale degli investimenti statali arriva a 11 miliardi e 100 milioni di dollari. In ogni caso, il governo si configura come azionista di minoranza senza incidere sulle scelte operative.