NVIDIA sembrerebbe aver rinunciato all'acquisizione di ARM, il produttore di chip attualmente di proprietà della giapponese SoftBank: qualora le voci dovessero rivelarsi vere, l'azienda dovrebbe pagare una penale da 1,25 miliardi di dollari.
NVIDIA e ARM avrebbero dovuto definire il futuro dei semiconduttori, nell'ambito di un'operazione da 40 miliardi di dollari, ma a quanto pare sono troppi gli ostacoli spuntati lungo un percorso che fin da subito si è rivelato tortuoso.
La difficoltà più grande è stata tuttavia ottenere un'approvazione dell'acquisizione: è lì che si è giocata la partita ppiù importante e sembrerebbe che NVIDIA non sia stata in grado di raggiungere l'obiettivo che si era prefissata.
In attesa dell'ufficialità della notizia, l'esito negativo dell'acquisizione potrebbe senz'altro essere considerato come un grave passo falso. Peraltro la somma di 1,25 miliardi di dollari è già stata corrisposta a SoftBank come anticipo in previsione di un accordo che potesse andare a buon fine.
Non assisteremo dunque alla nascita di un grande polo nel mercato dei semiconduttori e dovremo forse rinunciare anche all'idea di un mercato più solido e stabile rispetto a crisi come quella che ha colpito il settore dall'inizio della pandemia.