OpenAI perde denaro nonostante gli abbonamenti ChatGPT Pro da 200$: lo ha rivelato il CEO dell'azienda, Sam Altman, spiegando che gli utenti stanno utilizzando la loro tecnologia molto più di quanto ci si aspettava.
"È incredibile: attualmente stiamo perdendo denaro sugli abbonamenti OpenAI Pro!", ha scritto Altman in un post pubblicato su X. "La gente li utilizza molto più di quanto ci aspettassimo." Nonostante i 20 miliari di dollari incassati finora, insomma, la compagnia non ha ancora prodotto profitti.
Lo scorso settembre OpenAI prevedeva perdite per circa 5 miliardi di dollari ed entrate pari a 3,7 miliardi nel 2024. Allo stato attuale, i costi maggiori per la compagnia sono legati appunto alle infrastrutture necessarie per garantire il funzionamento della piattaforma ChatGPT, fra data center ed energia.
Un equilibrio precario
Il lancio degli abbonamenti ChatGPT Pro da 200 dollari al mese avrebbe dovuto contribuire in maniera decisiva al bilancio, ma a quanto pare la possibilità di utilizzare in maniera illimitata questa tecnologia si è rivelata un'arma a doppio taglio per OpenAI.
Nel rispondere al commento di un utente, Altman ha spiegato di aver scelto personalmente il prezzo dell'abbonamento mensile a ChatGPT Pro, immaginando che una somma simile sarebbe stata sufficiente perché l'azienda potesse incassare denaro a sufficienza.
Per questo motivo il CEO di OpenAI sta valutando diverse possibilità, fra cui quella di regolare il prezzo in base all'utilizzo della tecnologia anziché continuare a offrire abbonamenti illimitati.