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Per un analista l'uso dell'intelligenza artificiale peggiorerà le condizioni del mercato dei videogiochi

Secondo un'analista, l'uso dell'intelligenza artificiale generativa non farà che peggiorare le condizioni attuali del mercato dei videogiochi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   27/12/2024
Spider-Man di Marvel's Spider-Man 2

Normalmente, quando si parla di uso delle intelligenze artificiali generative al mondo dei videogiochi, molti la descrivono come una delle possibili soluzioni alla crisi attuale, perché potrebbe ridurre i costi di sviluppo e aiutare a lanciare prima i giochi tripla A.

Per Mat Piscatella, analista di Circana, le cose non sono così semplici e, anzi, l'IA potrebbe peggiorare ulteriormente le condizioni del mercato, soffocandolo.

Una situazione complessa

Piscatella ha toccato l'argomento commentando un articolo del New York Times in cui viene descritto il problema dell'aumento della fedeltà grafica dei giochi, partendo dall'evoluzione dei titoli di Spider-Man nel corso degli anni, che ha portato a una crescita enorme dei costi di sviluppo, senza garantire molto a livello di vendite, come spiegato dall'ex Square Enix Jacob Navok: "Ormai è chiaro che la grafica ultra realistica sposta l'asticella solo per i giocatori di 40 e 50 anni più rumorosi. Ma cosa gioca mio figlio di 7 anni? Minecraft. Roblox. Fortnite."

Il punto viene sottolineato più volte nel corso dell'articolo con, ad esempio, Joost van Dreunen, un analista di mercato e professore della New York University, che afferma come le giovani generazioni usino i videogiochi solo come una scusa per uscire con gli amici, sottolineando la natura sociale della loro fruizione del medium. Insomma, in un mondo in cui la maggioranza dei giocatori si dedica a titoli vecchi e con grafica datata, realizzare dei blockbuster single player diventa sempre più difficile. Qui arriva l'intelligenza artificiale, che secondo alcuni, come David Reitman, un dirigente di Pricewaterhouse Coopers, potrebbe tagliare i costi delle produzioni costrette a puntare al fotorealismo.

Per Piscatella, però, l'IA potrebbe addirittura accentuare i problemi sopra descritti, causando un crash vero e proprio: "L'IA non migliorerà la situazione. Uno dei fattori determinanti della crisi del 1983 fu la grande quantità di titoli spazzatura che aveva invaso il mercato, soffocando gli acquirenti e i venditori. Non si sta discutendo abbastanza di come l'uso di intelligenze artificiali generative nel mondo dei videogiochi potrebbe far sembrare quell'inondazione dei primi anni '80 come uno schizzo d'acqua."

Insomma, l'IA potrebbe sì tagliare i costi, ma anche causare un afflusso incontrollato di nuovi giochi di bassissima qualità, che finirebbe per creare una situazione insostenibile.