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Perché gli sviluppatori giapponesi hanno difficoltà a creare FPS?

Uno sviluppatore giapponese ha spiegato la difficoltà dei suoi connazionali nel creare sparatutto in prima persona come gli occidentali.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   09/07/2025
Alcuni operatoro di Call of Duty: Vanguard

Negli anni ci si è spesso chiesti come mai gli sviluppatori di tripla A giapponesi abbiano così tante difficoltà a creare degli sparatutto in prima persona competitivi, lì dove eccellono con altri generi. Non è un caso che uno dei pochi titoli di successo del genere, Beyond Citadel, sia stato creato da uno sviluppatore indie, Doekuramori, che ha spiegato con alcuni post su X come mai altri suoi connazionali abbiano tante difficoltà a fare altrettanto.

Copiare non basta

Secondo lui, il motivo è che molti grandi sviluppatori si sono concentrati sul tentativo di replicare gli sparatutto occidentali di successo come Call of Duty. Secondo lui, invece di cavalcare le tendenze occidentali, avrebbero dovuto concentrarsi nel creare un gameplay pieno degli elementi in cui i giapponesi eccellono.

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Doekuramori ha spiegato che i giapponesi non hanno la necessaria conoscenza militare per poter creare un gioco simile a CoD. "Gli sviluppatori giapponesi hanno provato a competere su un terreno a loro sfavorevole, e hanno fallito".

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Fa notare che persino gli stessi sviluppatori occidentali hanno avuto difficoltà a imitare un gioco come Call of Duty, e Medal of Honor: Warfighter ne è uno degli esempi più evidenti, soprattutto perché Call of Duty stesso è stato creato dal team di sviluppo originale di Medal of Honor. Se anche gli sviluppatori occidentali hanno faticato a creare un gioco di successo simile a CoD, non c'era speranza che quelli giapponesi potessero riuscirci.

"Il gameplay è il punto di forza degli sviluppatori giapponesi", e rinunciandovi per creare un gioco simile a CoD, si sono di fatto condannati al fallimento. Insomma, il suo suggerimento è quello di "smettere di cercare di fare CoD" e di dedicarsi a quei giochi che per loro natura sanno fare meglio, come Resident Evil 7 biohazard e Resident Evil Village (li ha portati come esempi).

La regia dei giochi giapponesi, spiega, finisce generalmente per risultare ridondante quando cerca di assomigliare a film o serie TV occidentali. Persino Kojima Productions, che attualmente è lo studio che più si avvicina a centrare quell'atmosfera, non riesce a evitarlo. "Gli sviluppatori giapponesi non hanno abbastanza conoscenze per creare opere a tema militare, e anche il loro pubblico ne è sprovvisto".

"Le persone che hanno sviluppato Call of Duty avevano una conoscenza notevole dell'argomento, e lo stesso vale per il pubblico," spiega Doekuramori. Gli sviluppatori si fidano del fatto che il pubblico conosca già queste cose, quindi possono inserire con disinvoltura informazioni di nicchia senza alcuna spiegazione, senza preoccuparsi che il pubblico non le capisca, ed è questo che rende il gioco 'figo'. "Kojima Productions ha le conoscenze, ma non si fida del suo pubblico. Per questo motivo iniziano a spiegare ogni singolo dettaglio, ed è così che i loro giochi finiscono per risultare ridondanti".

Anche Capcom realizza spesso produzioni in stile film occidentale, ma non è per questo che i suoi giochi vengono elogiati. "Fin dal primo Resident Evil, la regia 'all'occidentale' di Capcom è sempre sembrata pacchiana. Tuttavia, non hanno mai dimenticato di realizzare un gameplay che lasciasse i giocatori davvero soddisfatti. È per questo che i loro giochi sono così apprezzati".

Doekuramori ritiene che gli studi giapponesi siano estremamente forti per quanto riguarda il gameplay, motivo per cui sarebbero facilmente in grado di creare un gioco sparatutto AAA se solo facessero leva su quel punto di forza. "Senza la sua produzione, Call of Duty risulterebbe semplicemente vuoto. Solo perché qualcosa ha avuto successo, non significa che debba essere copiato".