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Phil Spencer: le compagnie di videogiochi dovrebbero smetterla di dividere sviluppatori e giocatori

Secondo Phil Spencer le compagnia che si occupano di videogiochi hanno la responsabilità di assicurarsi che i giocatori e gli sviluppatori non siano divisi.

Phil Spencer: le compagnie di videogiochi dovrebbero smetterla di dividere sviluppatori e giocatori
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   18/01/2023

Durante un discorso fatto per la dodicesima edizione dei New York Game Awards, Phil Spencer, il capo della divisione Gaming di Microsoft, si è scagliato contro quelle compagnie che dividono i giocatori dagli sviluppatori. Nell'occasione Spencer ha ritirato l'Andrew Yoon Memorial Legend Award.

Il dirigente di Microsoft ha ribadito la necessità che in un periodo come questo, in cui la disperazione è diffusa in tutto il mondo, i videogiochi portino gioia e ha affermato che spetta alle compagnie leader dell'industria di assicurarsi che i giocatori la ricevano invece di trovare altra negatività.

Spencer: "Oggi come autori, come leader, come costruttori di mondi, la nostra più grande responsabilità è di ispirare e invitare alla gioia. Ognuno dei centinaia di titoli che i giocatori hanno ormai a disposizione è un biglietto da visita per la felicità.

Halo, God of War, Vampire Survivors (di cui pare che Spencer sia particolarmente appassionato Ndr), Peppa Pig; giochi grandi, giochi piccoli, giochi mobile, giochi indie: ognuno è progettato per infondere gioia alle nostre vite, per darci così tanta gioia che le persone ne parlino e la condividano.

Noi che siamo qui, tutti i nostri team sparsi per il mondo, dobbiamo fare la nostra parte per fare da eco alla gioia. I nostri autori, che coraggiosamente e intenzionalmente mostrano la loro visione al mondo, in particolare nell'attuale cultura di critica e cancellazione. I nostri giocatori che coraggiosamente e intenzionalmente ritagliano parte del loro tempo per i nostri giochi per riposare e rinvigorire le loro vite.

Come leader dell'industria siamo chiamati ad avere il coraggio di proteggere e nutrire questa gioia collettiva. Siamo chiamati a incubare queste esperienze, crearle e farle crescere.

A cercare e contornarci di una moltitudine di prospettive. A onorare le nostre differenze tra le varie esperienze e geografie, e a praticare l'empatia quando ascoltiamo volontariamente gli altri.

Dobbiamo evitare di dividere i giocatori e gli autori, e invece dobbiamo farli avvicinare, mentre avanziamo e amplifichiamo insieme la gioia. Questo è l'effetto eco della gioia videoludica."