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PlayStation VR2: il prezzo esagerato conferma che giocare costa sempre di più

Il prezzo di PlayStation VR2 sta già facendo discutere e conferma che giocare costa sempre di più, almeno sul mercato tradizionale.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   02/11/2022

Giocare sta iniziando a costare sempre di più, almeno guardando al mercato tradizionale. Oggi è stato annunciato che PlayStation VR2 uscirà il 22 febbraio 2023 e che costerà ben 599,99€. Considerando che PlayStation VR fu lanciata a 399€, si tratta di un aumento del prezzo, per lo stesso tipo di periferica, di ben 200€. Va detto che il miglioramento tecnologico tra le due generazioni di visori è evidente, e che quindi un prezzo maggiore era prevedibile, ma allo stesso tempo è innegabile che la percezione dell'operazione non sia proprio positiva. In fondo era lecito sperare che PSVR2 si mantenesse nella stessa fascia di prezzo di PSVR, con solo un leggero ritocco verso l'alto, considerando che parliamo comunque dell'evoluzione di una certa esperienza, non di qualcosa di completamente nuovo.

Il prezzo di PlayStation VR2 ha generato non poche polemiche
Il prezzo di PlayStation VR2 ha generato non poche polemiche

L'aumento generale dei prezzi di questa generazione è evidente. Chi nella generazione precedente avesse voluto lanciarsi nel mondo dei visori virtuali con una console, avrebbe potuto acquistare una PS4 a 399€ (prezzo di lancio), un visore PSVR a 399€ (prezzo di lancio) e un gioco nuovo per 69,99€, per un gran totale di 867,99€. Oggi dovrebbe spendere almeno 449,99€ per una PS5 solo digitale, 599,99€ per PSVR2 e 79,99€ per un gioco. Il totale è di 1129,97€. Sono ben 262€ in più. Ovviamente cercando offerte e bundle si può spendere qualcosa di meno, ma il risultato cambia di poco, considerando che anche nella generazione PS4 le offerte non mancavano.

Il caso di lievitazione dei prezzi in casa Sony è probabilmente il più evidente dell'intera industria, ma pare che presto anche Microsoft si adeguerà, come fatto capire da Phil Spencer, mentre è probabile che Nintendo tiri dritta fino alla prossima generazione con i prezzi attuali, visto che ormai Nintendo Switch è nella sua fase calante e non avrebbe senso frenarla finché riesce ancora a macinare risultati.

In ambito PC la situazione è ancora più tragica, se non proprio ridicola, considerando ad esempio il prezzo delle nuove schede grafiche di Nvidia della serie RTX 40, che partono da sopra i 1.500€. Certo, va detto che sono completamente inutili, ma ormai è chiaro che i vari produttori hardware puntino a far credere che per giocare bene su PC occorra spendere almeno 3.000€. Questo è il risultato dell'affermarsi di sedie colorate, di periferiche dal design tra il futuristico e l'inguardabile e di tower che quando li accendi illuminano una città a giorno.

Anche il cloud gaming, la grande promessa di far giocare tutti su sistemi vecchi o poco costosi, sta uscendo dal seminato prima ancora di essere riuscito a destare l'interesse generale, con hardware dedicato che costa più o quanto una normale console.

Il rischio è che l'aumento dei prezzi nel mercato tradizionale finisca per avvantaggiare tutti quei mercati ad accesso diretto e molto più economici, come quello mobile, che proprio non ne hanno bisogno. Naturalmente i videogiocatori tradizionali non si sposteranno in massa in quella direzione (magari si lamenteranno, ma poi continueranno a guardare a un certo tipo di esperienze), ma molte nuove leve, dovendo scegliere, non ci penseranno due volte a dirigersi lì dove si spende di meno. Probabile che di certe scelte non si vedranno gli effetti nel breve periodo, ma temiamo che sul medio / lungo i contraccolpi siano inevitabili.