Durante la nostra notte, Sony Interactive Entertainment ha annunciato il proprio nuovo headset per la realtà virtuale: PlayStation VR2. Tra le varie caratteristiche, questo nuovo device include anche il supporto al Foveated Rendering. Di cosa si tratta precisamente? Vediamo i dettagli.
Per spiegare il Foveated Rendering di PlayStation VR2, si deve prima di tutto sapere come è fatto un occhio umano. Nei nostri occhi è presente la fovea centralis, una regione della retina di "massima acutezza visiva". In parole povere, è la parte dell'occhio che permette di concentrarsi su una sezione specifica del nostro campo visivo.
Il Foveated Rendering sfrutta proprio il fatto che il nostro occhio concentra la vista su una sezione specifica e, tramite il tracciamento dell'occhio di PlayStation VR2, i giochi "caricano" alla massima qualità solo la parte che stiamo effettivamente guardando. Le zone limitrofe vengono riprodotte a qualità inferiore, fino a quando il nostro occhio non si sposta, così da risparmiare risorse di rendering. In pratica, gli sviluppatori possono puntare a una qualità visiva superiore, a parità di hardware.
Come sempre, il Foveated Rendering deve essere sfruttato correttamente dagli sviluppatori e la qualità effettiva del gioco dipende sempre dalle capacità e dalle risorse del singolo team. Si tratta però di una tecnologia molto utile ed è importante che PlayStation VR2 la supporti.
Per tutti i dettagli sul questo nuovo headset, potete fare riferimento alla nostra notizia. Inoltre, è già stato annunciato il primo gioco di Sony per VR2: Horizon Call of the Mountain.